Realizzare gli investimenti previsti nelle infrastrutture piccole, medie e grandi per stimolare la crescita. E’ l’auspicio della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
“Il rigore dei conti pubblici va bene, ha commentato, dobbiamo rispettare i vincoli europei ma non possiamo rispettare il Patto di stabilità tagliando sempre gli investimenti nel settore senza fare un taglio sulla spesa corrente”. Secondo Marcegaglia, “se non ripartono gli investimenti, il Paese rischia di non riuscire a uscire dalla trappola di bassa crescita, disoccupazione e non si creano nuovi posti di lavoro”. E’ arrivato il momento, ha sottolineato la presidente di Confindustria, di fare “chiarezza su quali fondi sono messi a disposizione nell’ambito degli investimenti per le infrastrutture. E’ molto importante realizzare opere medie e piccole con lo sblocco delle opere immediatamente cantierabili. Per le grandi opere il Cipe ha stanziato 11,3 miliardi di euro, ha ricordato, ma le risorse realmente impiegate sono troppo poche. “Non possiamo rimanere nella situazione in cui i soldi ci sono sulla carta ma non vengono spesi”. Per trovare nuove risorse, suggerisce, bisogna combattere l’evasione e non alzare nuove tasse. Ed è importante, ha rilevato Marcegaglia, sostenre il settore delle costruzioni, perché ci sarebbero “effetti rilevanti anticiclici per la funzione di traino che questo settore può avere: una spesa aggiuntiva pari a 100 nelle costruzioni significa una ricaduta pari a 300 sull’economia”.
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