Il segretario generale della Uila Uil, Stefano Mantegazza, è intervenuto oggi, anche a nome di Fai Cisl e Flai Cgil, al forum sulla Pac dopo il 2013 svoltosi oggi a Roma. Nel suo intervento Mantegazza ha ribadito l’importanza della riunificazione di tutta la filiera agroalimentare italiana intorno ad un’unica proposta di riforma della Pac: “Si tratta di un fatto, ha spiegato, il cui valore supera i contenuti del documento stesso e che, ci auguriamo, sia l’inizio di una nuova fase di ritrovata unità di tutta la filiera”.
La novità più rilevante della proposta condivisa dalla filiera è che il lavoro dipendente, per la prima volta, diventa uno degli elementi discriminanti al quale subordinare la ripartizione delle risorse comunitarie. Un fatto importante per il sindacato, che ha portato avanti questa tesi, ma ancor di più per l’Italia e per tutte quelle agricolture che, in Europa, vogliono puntare al mercato e alla competizione. “Non possiamo più permetterci finanziamenti a pioggia per sostenere la rendita fondiaria, ha detto Mantegazza, dobbiamo mirare a sostenere le aziende che creano ricchezza, sviluppo e occupazione”.
La filiera unita chiede infine che questa coesione venga assunta come scelta dall’intero sistema istituzionale. Quindi, secondo le parti sociali, è necessario che i ministri dell’economia Tremonti e degli esteri Frattini si impegnino, nella stessa misura del ministro dell’agricoltura per sostenere in maniera univoca la proposta italiana. Occorre inoltre che, anche insieme alle altre istituzioni coinvolte, dal Parlamento alle Regioni, l’Italia sappia costruire un gioco di squadra con Bruxelles, giocando tutte le carte a disposizione. (FRN)