“Le risposte ricevute dal commissario Ciolos alle preoccupazioni da noi espresse sulle possibili ricadute occupazionali della riforma Pac sono state assolutamente deludenti”. È quanto ha dichiarato il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza a conclusione dell’incontro con le organizzazioni della filiera, svoltosi presso la sede italiana del parlamento europeo, al quale hanno partecipato Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil.
“La riforma proposta da Ciolos” ha detto Mantegazza “è poco flessibile, mal si adatta ad una agricoltura orientata al mercato come quella italiana e, soprattutto, intende sacrificare molte zone agricole del paese ad un sistema “greening” inaccettabile nella sua formulazione attuale. Inoltre, e per noi è un aspetto particolarmente grave, è una riforma che non si fa carico delle ricadute sul versante occupazionale. Riteniamo quindi necessario un impegno forte del nostro paese e dell’Europarlamento per cambiarla affinché sia più orientata al mercato, tuteli di più le agricolture più sviluppate, guardi con maggiore attenzione alle ricadute occupazionali”.
“C’è poi un aspetto sul quale occorre riflettere: nella difficile condizione economica in cui versa il paese non è più possibile per l’Italia continuare ad essere un contribuente netto dell’Europa, cioè a versare al bilancio Ue più soldi di quanti ne riceviamo. È una condizione che va rapidamente superata” ha concluso Mantegazza. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu