Non solo lo scontro tra Cgil e governo, ora la manovra mette l’una contro l’altra anche Cgil e Cisl, o più precisamente i due leader Maurizio Landini e Luigi Sbarra. Tutto parte dalla conferenza stampa odierna, nella quale il segretario di Corso Italia, assieme al collega della Uil Pierpaolo Bombardieri, hanno annunciato lo sciopero generale del 29 novembre. Uno sciopero al quale, come noto, non aderisce invece la Cisl, che peraltro, come hanno affermato i due leader sindacali in conferenza stampa, ‘’non è stata avvertita’’ dell’iniziativa, in quanto già noto il giudizio differente di via Po, che ha sostanzialmente promosso la manovra.
“Lo dico con grande rispetto nei confronti dei colleghi della Cisl, non li abbiamo avvisati – ha spiegato Bombardieri – perché abbiamo letto le loro posizioni. Una settimana fa la Cisl ha fatto un documento in cui dice che le sue priorità sono diventate risultati. C’è una visione diametralmente opposta, con grande rispetto registriamo visioni completamente diverse”.
A sua volta, Landini taglia corto: “la Cisl ha dichiarato che la manovra va bene. Oppure ho letto male? C’è una diversa valutazione. Uno dovrebbe essere contento per una manovra che riduce il potere di acquisto dei salari, che allarga la flat tax e peggiora la situazione? Dovrei essere contento e dire bravo? Poi c’è la libertà sindacale. Se altre organizzazioni pensano che il compito di un sindacato sia dire sempre al Governo ‘come sei bravo e bello’ ed essere d’accordo, io invece penso che bisogna tutelare gli interessi dei lavoratori. Siamo un soggetto autonomo e giudichiamo i governi per quello che fanno. La nostra mobilitazione non è contro qualche altro sindacato – ha aggiunto – ma è portare a casa risultati per tutti i lavoratori, anche i non iscritti al sindacato”.
Immediata la replica di Sbarra, che parlando da Firenze afferma: “A Maurizio Landini, che nella conferenza stampa di oggi si è permesso di offendere la Cisl, consigliamo vivamente di rivestire i panni del sindacalista e di smetterla di fare da traino a un’opposizione politica che non ha davvero bisogno di collateralismi”.
A margine del consiglio della Cisl Toscana, Sbarra prosegue spiegando che con simili atteggiamenti “si rischia di fare un danno sia ai partiti sia alla rappresentanza sindacale, che perde di credibilità e di autonomia. La Cisl ha sempre rifiutato la logica della cinghia di trasmissione, e chiede rispetto per un pluralismo che evidentemente il Segretario della Cgil non tollera, tanto da dileggiare chi non la pensa come lui. Caro Landini, le egemonie non esistono più, se non per chi se le auto-infligge. Non certo la Cisl, che va avanti orgogliosamente per la sua strada, proponendo un modello sindacale radicalmente diverso, realmente autonomo, pragmatico, riformista e partecipativo”, ha concluso Sbarra.
Redazione