Si è aperta questa mattina l’assemblea della Confederazione Nazionale dell’Artigianato (Cna). La giornata si è aperta con una lettera del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che si è augurato che “l’esperienza di Rete Imprese Italia sia apprezzata e che riceva sostegno da parte delle istituzioni e di tutte le componenti della vita economica e finanziaria del Paese”. Il capo dello Stato ha definito l’appuntamento una “importante occasione di riflessione sugli sviluppi più recenti della situazione economica del Paese da parte degli operatori di una componente decisiva del nostro sistema produttivo”. “In momenti di grave difficoltà – ha proseguito – è emersa con forza la capacità di tenuta offerta dalle piccole e medie imprese e dall’artigianato, grazie alla volontà e capacità di impostare strategie innovative in spirito di collaborazione e condivisione con tutte le altre imprese del settore”.
Il presidente della Cna, Ivan Malavasi, ha poi letto la sua relazione annuale che è stata molto dura nei confronti dell’esecutivo. “Gli artigiani della Cna – ha detto – guardano con disagio e perplessità all’azione del Governo e dicono: basta, così non si può andare avanti”. “A tutti è evidente – ha sostenuto – che l’azione dell’esecutivo oggi è rallentata, avvitata attorno a questioni che appaiono sempre più lontane dalle sfide drammatiche che il Paese ha di fronte”. Nel chiedere una serie di interventi a favore delle piccole e medie imprese per non perdere un’occasione preziosa per la ripresa, Malavasi evidenzia però che in questi mesi “la politica italiana ha narrato una storia che nessuno di noi avrebbe voluto ascoltare, spesso scivolata nella polemica e nel degrado”. “Il Paese – ha concluso – non può sopportare a lungo una distanza così grande tra la società civile e chi la governa”.
In mattinata ha parlato anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che ha confermato che la proroga degli ammortizzatori sociali sarà realizzata a giorni con un provvedimento per circa 6-7 miliardi. Il ministro ha poi sottolineato l’importanza del recente accordo sul contratto di apprendistato la cui novità, ha detto, “sta nella formazione che non si fa riportando il lavoratore in aula ma nell’impresa per competenza”.
Riguardo al tavolo sul fisco Sacconi ha detto che “imprese, lavoro e famiglia sono i paradigmi di una nuova fiscalità che deve essere costruita”. “La premessa del federalismo fiscale – ha aggiunto – è la riforma fiscale che può essere ora concretamente terreno di lavoro delle parti sociali”. Ciò, ha aggiunto Sacconi, “ci dà la premessa per lo spostamento del prelievo in favore delle persone, le persone fisiche e giuridiche che creano ricchezza”. (LF)
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