Si svolgerà lunedi’ 14 gennaio l’incontro tra Fiat e i sindacati sulla procedura di mobilità avviata il 31 ottobre scorso dal Lingotto per 19 dipendenti di Pomigliano, in risposta all’obbligo stabilito dal tribunale di Roma di assumere altrettanti iscritti alla Fiom nello stabilimento campano. Martedi’ 15 gennaio, infatti, scadranno i 75 giorni dall’annuncio di mobilità del Lingotto, tempo utile alle parti per trovare un accordo, che però non sembra profilarsi all’orizzonte.
“La nostra posizione e’ chiara: siamo contrari ai licenziamenti” ha detto Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm, a margine dell’incontro sindacale a Torino, per il rinnovo del contratto aziendale.
Sulla stessa posizione e’ allineata la Fim. “La soluzione sui 19 – ha osservato Ferdinando Uliano, responsabile nazionale auto Fim – deve essere cercata all’interno di una risposta per tutti i lavoratori”. “Ad oggi sono circa 3000 gli addetti in produzione, 2142 assunti Fip (Fabbrica Italia Pomigliano, ndr) e circa 900 ancora di Fga, ma che lavorano a Pomigliano. Mentre 1391 non sono ancora stati assorbiti a causa della crisi” ha spiegato l’esponente nazionale della Fim.
Diversa la posizione di Roberto Di Maulo, leader della Fismic: “Esprimeremo la nostra posizione il 14. Siamo indisponibili a una soluzione che coinvolga i 2142 che erano al lavoro prima della sentenza illegittima del tribunale di Roma, puo’ toccare soltanto chi e’ stato assunto dopo”.
“A me interessa un accordo che tuteli gli oltre duemila operai che hanno portato l’impianto di Pomigliano ad essere uno dei migliori stabilimenti d’Europa” ha concluso Di Maulo. (LF)