Il 18 aprile a Milano è stato siglato un accordo tra la società Expo, l’Inail e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil sui temi della sicurezza e della prevenzione per l’Expo 2015.
Abbiamo chiesto al presidente del Civ dell’Inail di spiegare lo stato d’attuazione dell’intesa.
Lotito, cosa avete fatto da allora?
Ci stiamo impegnando ad applicare il protocollo nel minor tempo possibile. Dopo la costituzione di una cabina di regia per monitorare l’applicazione dell’accordo, abbiamo investito delle sue responsabilità il nuovo sindaco di Milano che ha assunto il ruolo di Commissario dell’Expo 2015.
Qual è il vostro obiettivo?
Vogliamo fornire sostegno e vantaggi alle imprese che scelgono di adottare misure straordinarie per sostenere la sicurezza sul lavoro. Offriamo sconti tariffari privilegiati a chi sceglierà di adottare queste misure, con alti tassi di sconto dal 30% al 65%.
Un salto più del doppio. Questo aiuterà a diminuire gli infortuni?
Noi pensiamo di sì. Le imprese in questo modo saranno incoraggiate a investire di più in formazione per pagare meno contributi e anche l’Inail ne potrà giovare dal momento che ogni infortunio all’istituto costa circa 40 mila euro. Si otterrebbe così un doppio effetto: i lavoratori starebbero meglio e il sistema spenderebbe meno. Potrebbe essere un esperimento interessante da ripetere.
Che tempi avete per portare a termine questa operazione?
Sono strettissimi perché il cantiere sta già partendo e da inizio novembre verranno avviate le gare d’appalto per le imprese che dovranno costruire la piattaforma entro giugno 2012.
E pensate di farcela?
Non dipende da noi. Stiamo aspettando l’applicazione di una normativa da parte del governo, che finora non ha risposto alle nostre sollecitazioni. Questo atto renderebbe possibile l’attuazione del protocollo. Abbiamo chiesto anche al sindaco di Milano e al presidente della Regione di intervenire con il governo, ma solo il primo, per ora, ci ha assicurato che lo farà.
E se la normativa non verrà varata nei tempi?
Allora non sarà possibile attuare la nostra offerta e dovremo limitarci ad effettuare normali sconti.
E cos’altro pensate di fare?
Vorremmo aprire dentro i cantieri Expo un centro sanitario Inail. Per fare questo però è necessaria l’autorizzazione regionale. E poi vorremo avviare un progetto di formazione per i rappresentanti per la sicurezza sul lavoro ed estenderlo anche ai lavoratori delle imprese che non fanno formazione. Insomma un intervento supplementare di formazione.
Quali sono i prossimi appuntamenti?
Il 18 ottobre prossimo ci sarà una riunione tra tutte le parti sociali proprio per cominciare a coordinare le iniziative necessarie ad attuare l’accordo. Poi in programma abbiamo altri incontri come cabina di regia, ad esempio con l’Ance per proseguire nell’opera di sensibilizzazione affinché vengano coinvolte sempre più imprese.