È sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici di Esseti Spa di Bologna, società che opera negli appalti di distribuzione e consegna che svolge per conto di Amazon da più magazzini presenti nel territorio bolognese. Secondo quanto riferito dalla Filt-Cgil di Bologna, Esseti Spa – meglio nota come Salerno Trasporti Spa, che solo pochi mesi fa ha cambiato denominazione – non avrebbe pagato alcuno stipendio in tutta Italia (solo su Bologna oltre 100 persone) “motivando in maniera generica e senza spiegare quali sono le reali condizioni in cui versa attualmente questa azienda, che ha una lunga storia come società appaltatrice, non solo in Amazon”.
Per i lavoratori impiegati negli appalti Amazon, la società committente ha comunicato che interverrà pagando in surroga gli stipendi direttamente ai lavoratori, utilizzando per gli stipendi le somme che dovrebbe pagare alla società appaltatrice. Tuttavia, né i lavoratori, né le organizzazioni sindacali hanno ricevuto informazioni utili a capire le reali motivazioni che non permettono a Esseti Spa di pagare gli stipendi ai propri dipendenti. “Questo grado di incertezza, insieme alla preoccupazione per il futuro, hanno determinato la scelta dei lavoratori di scioperare, per rivendicare il fatto che non è accettabile che siano loro a dover pagare per evidenti errori delle aziende e per l’incapacità di gestire le eventuali problematiche con lungimiranza”.
Si tratta di un episodio, denuncia il sindacato, come tanti altri che stanno interessando le società appaltatrici: “Improvvisamente smettono di pagare gli stipendi senza apparenti motivazioni, salvo poi emergere problemi aziendali enormi, che – nella maggior parte dei casi – hanno rivelato anche situazioni di illegalità; talvolta le aziende sono riuscite a salvarsi, altre volte la situazione si è risolta con dei cambi di appalto, ma la vicenda si è poi ripetuta e continua a ripetersi ciclicamente nelle aziende degli appalti. È purtroppo ormai assodato che il sistema degli appalti del nostro Paese è viziato da questo tipo di situazioni, che sono infine arrivate sul tavolo della Magistratura, la quale continua a indagare grosse aziende e multinazionali di diversi settori (con quello della logistica e delle spedizioni maggiormente coinvolto) in relazione alla gestione degli appalti. Vengono così sempre più spesso sequestrate decine di milioni di euro, a causa di evasioni, frodi dell’IVA con false fatturazioni e sfruttamento”.
Anche se per questa volta gli stipendi dei lavoratori di Esseti sono stati garantiti dalla committenza, “è evidente che il problema rimane, perché il sistema lo consente, mettendo i lavoratori in condizione di non sapere se e quando il proprio lavoro sarà retribuito. Pretendiamo quindi di conoscere lo stato finanziario dell’azienda e di avere garanzie per tutti i lavoratori sui mesi a venire”, conclude la Filt-Cgil di Bologna.