Un finto funerale e una lettera aperta all’Ad Franco Bernabe’ per protestare contro le decisioni contenute nel piano industrialeTelecom. In occasione dell’assemblea dei soci del gruppo Tlc, oggi a Milano, non sono mancate le contestazioni. 2.200 dipendenti di Telecom della Funzione Ti Operations hanno scritto una lettera aperta, pubblicata a pagamento sul Corriere della Sera, per manifestare all’amministratore delegato Franco Bernabè i timori sul collocamento in Shared Service Center (Ssc), dopo la decisione annunciata lo scorso 4 marzo di “cedere il ramo d’azienda Funzione It Operations a Shared Service Center (Ssc)”.
In particolare i lavoratori contestano il mandato assegnato a Ssc di “avviare tutte le iniziative di razionalizzazione dei propri costi industriali, compreso l’efficientamento dell’organico in forza, al fine di conseguire i livelli di competitività necessari”.
“Annichilire professionalità – scrivono i dipendenti – esperienze vissute su progetti importanti e relazioni umane cresciute nella condivisione di obiettivi aziendali comuni suscita in noi un sentimento di rigetto, reso ancora più amaro dalla consapevolezza di non essere la causa delle difficoltà aziendali”.
Piu’ spettacolare l’iniziativa presa da circa mille lavoratori, che hanno inscenato un simbolico funerale bloccando l’accesso agli azionisti di Telecom che, per riunirsi in assemblea, sono stati costretti a cambiare percorso. Il corteo funebre è stato organizzato da Cgil, Cisl e Uil.
“E’ proprio questo che oggi gli azionisti celebrano, approvando il dividendo mentre l’azienda decide nuovi tagli all’occupazione” spiega uno degli organizzatori. In strada ci sono un migliaio di persone, con bandiere e striscioni. Sono in strada dalle 8 del mattino e altri li stanno raggiungendo mentre cominciano ad arrivare i soci per l’assemblea convocata per le 11 per approvare bilancio e dividendo”. (FRN)