Il maltempo che sta investendo la Sardegna ha causato, secondo il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, 16 morti e più di 2700 sfollati “oltre ad una quantità impressionante di feriti”. Il premier Enrico Letta ha dichiarato lo stato di emergenza, stanziando subito 20 milioni di euro “per il salvataggio di vite umane, assistenza alle popolazioni sfollate ed evacuate e il ripristino della viabilità”.
Inoltre, quando si procederà alla ricostruzione, si allenteranno i vincoli di bilancio. Secondo Letta “Funziona sempre così: quando succede un fatto calamitoso come questo, l’allentamento del patto di Stabilità, per i Comuni toccati, è una conseguenza assolutamente naturale”.
Il ciclone Cleopatra ha causato esondazioni e imponenti allagamenti, soprattutto in Gallura, nel Nuorese, nell’Oristanese e in Ogliastra. Ad Olbia infatti si registrano almeno 13 decessi. I danni hanno interessato i servizi essenziali, in particolare la rete elettrica. Per quanto riguarda la viabilità si registrano criticità sulla rete statale e sulle strade locali, in particolare la strada statale 129.
“L’attenzione è sempre per i morti e non per i vivi che anche questa volta non saranno aiutati a gestire il territorio“. È quanto ha dichiarato Fausto Pani, geologo che ha collaborato alla redazione del Pai, il Piano d’assetto idrogeologico, e studiato praticamente tutto il territorio isolano. Dove quasi la totalità dei paesi, l’81 per cento ( ben 306 Comuni) ha un territorio ad alto rischio idrogeologico, come ricordano ciclicamente sia l’Ordine dei geologi sardi, sia la Coldiretti.
“Passata l’emergenza, sostiene Pani, si continuerà a costruire dove non si dovrebbe. E soprattutto a dimenticare che l’acqua riesce sempre a ritrovare il suo vecchio percorso. Anche se coperto dal cemento, come è successo a Olbia. E come è già successo nel 2008 a Capoterra, nel Cagliaritano“.
I tagli, sottolinea Pani, colpiscono anche gli studi e addirittura uno strumento ritenuto indispensabile come il Piano d’assetto idrogeologico. “La Regione ha di recente tagliato ben un milione e mezzo di euro tra il silenzio generale”.
E.G.