“Gli investimenti nella diffusione della larga banda sono un obiettivo prioritario del governo”, per raggiungere gli standard fissati dalla Ue per il 2020. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Enrico Letta, nella conferenza stampa a palazzo Chigi sul rapporto di ‘Mr Agenda Digitale’ Francesco Caio. Per riuscirci, pero’, serve l’apporto sia del privato sia del pubblico.
Gli imprenditori del settore, ha ammonito Letta, “devono investire più di quanto abbiano fatto finora”. Il pubblico invece ha “un compito duplice”. Da un lato “deve costruire una matrice di impegni vincolanti e obiettivi, basata su scadenze certe e periodiche con cui l’opinione pubblica e il potere pubblico possano verificare l’attuazione degli impegni presi dai privati”. Che, ha avvertito Letta, “non sono solo preghiere e auspici verso i privati, ma questa matrice ha un senso perchè il pubblico ha poteri se questi impegni vincolanti non sono raggiunti, dagli atti di indirizzo fino alla ‘bomba atomica’ in mano a Parlamento e governo con lo scorporo e pubblicizzazione della rete che è un intervento che rimane sullo sfondo se questi impegni non vengono raggiunti”.
Il secondo compito della mano pubblica è invece “favorire la connettività di tutto il sistema della Pubblica Amministrazione”.
Dunque, ha concluso il premier, “il pubblico sarà in campo per far sì che nel 2020 la connettività in banda larga sia in linea con gli impegni europei, vogliamo che il pubblico sia nella partita”. Su questo “l’impegno del governo sarà al suo massimo livello, nella Presidenza del Consiglio, con un compito legato alla competitività e alle politiche industriali nella diffusione della larga banda.