“C`e` un vecchio proverbio che dice: chi semina vento, raccoglie tempesta. Bisogna stare attenti a non usare toni esasperati, un linguaggio equivoco, soffiare sul fuoco del disagio sociale è molto pericoloso perché, al di là delle intenzioni, la violenza è sempre dietro l`angolo e a volte basta una scintilla per farla deflagrare, come si è visto in molte manifestazioni”. Lo afferma il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in una intervista al quotodiano La Verità.
“Il sindacato confederale ha una grande responsabilità – aggiunge -: deve cercare di fare sintesi nella società, costruire le condizioni per un dialogo costruttivo tra istituzioni e attori sociali, arginando ogni possibile atto antidemocratico. Lo abbiamo fatto negli anni di piombo e nelle stagioni più difficili della storia repubblicana. Dobbiamo farlo anche oggi, ritrovando le ragioni di una dialettica responsabile e costruttiva”.
“E` da qualche anno, ormai, che registriamo una differente visione di merito e di metodo sindacale – prosegue parlando dei rapporti con le altre confederazioni -. È accaduto con il governo Draghi e nelle due precedenti manovre dell`attuale esecutivo. C`è una diversità nel giudizio che diamo sui risultati ottenuti rispetto alle rivendicazioni, ma direi anche di interpretare il ruolo stesso del sindacato. Noi abbiamo un`ossessione: contrattare, negoziare, costruire affidamenti, assumere responsabilità nelle trattative, confrontarci con le difficoltà e nella difficile condizione data conquistare risultati per le persone che noi rappresentiamo nella prospettiva di migliorare le condizioni sociali dei lavoratori e dei pensionati. Tutto questo lo facciamo con pragmatismo e continuando a far pressing per migliorare gli interventi”.
“Ogni volta che si proclama uno sciopero generale nazionale, in cuor suo, un leader sindacale, dovrebbe sentire di aver fallito nella fase negoziale. Qui siamo al quarto di fila. O c`è un problema di rappresentanza o c`è un pregiudizio ideologico. Quello che è certo è che è sbagliato confondere il ruolo del sindacato con quello dell`opposizione politica. Proclamare uno sciopero generale contro una manovra che destina più di due terzi delle risorse a lavoratori, pensionati, famiglie, contratti pubblici e coesione mi sembra fuori dai principi del sindacato. Bisogna, questo sì, difendere ciò che abbiamo conquistato e trovare soluzioni fuori e dentro il perimetro della Legge di Bilancio per migliorare le criticità”.
E.G.