Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, si è recato nella sede del Cnr per esprimere “vicinanza” e “sostegno” ai dipendenti dell`ente, in assemblea permanente dal 28 novembre scorso per chiedere il superamento del precariato e la stabilizzazione dei rapporti di lavoro a termine.
“Il Cnr, il maggior ente di ricerca italiano, non può basarsi sul lavoro precario – ha detto Landini – servono risposte immediate per tutti i 4mila precari. La manovra in discussione in Parlamento, nel bloccare il turn over nel pubblico impiego, rende sempre più complessa la prospettiva occupazionale per centinaia di ricercatori. Alla presidente del Cnr chiediamo di assumersi la responsabilità di affrontare questo dramma occupazionale. Non investire sulla ricerca e su chi opera in questi settori significa condannare il nostro Paese a non avere alcun futuro”.
Landini ha aggiunto che “mai come oggi il superamento del lavoro precario deve diventare una battaglia non solo di chi è precario, ma di tutto il sindacato. Finora il Governo non ci ha ascoltato, siamo stati convocati a Palazzo Chigi quando la legge di bilancio era già stata presentata. Questi temi, a partire dal superamento del lavoro precario, vogliamo farli vivere. Per questo, la mobilitazione, dopo lo sciopero generale, proseguirà e già nei prossimi giorni valuteremo le iniziative da mettere in campo”.