“A mitigare i molteplici elementi di fragilità del quadro macroeconomico all`inizio di questo 2025, arriva la crescita del numero di occupati a gennaio che, al netto di possibili revisioni, rappresenta comunque l`incremento più significativo dall`estate del 2021. I miglioramenti occupazionali sono sostanzialmente diffusi”. È il commento dell`Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sugli occupati e i disoccupati a gennaio diffusi dall`Istat.
“Da ottobre si riduce il numero di inattivi che, prima entrano nel novero dei disoccupati e poi trovano lavoro, secondo un circuito virtuoso che lascia ben sperare per il futuro prossimo.
Non mancano, tuttavia, aspetti particolari da monitorare con attenzione. La fascia d`età tra 35-49 anni, anche al netto dei fattori demografici, vede crescere proprio il tasso di inattività, confermandosi come uno dei segmenti meno reattivi ai progressi del mercato del lavoro. Allo stesso tempo, i miglioramenti sul versante dell`occupazione femminile, un punto debole del nostro mercato del lavoro, continuano a essere troppo contenuti. Nel complesso, il permanere di dinamiche positive del mercato del lavoro potrebbe spingere le famiglie ad assumere atteggiamenti di consumo meno prudenti, fornendo un indispensabile impulso alla crescita”.