In vista dei referendum dell’8 e 9 giugno, sabato 12 aprile, a partire dalle ore 9:30, si terrà presso l’ex Mattatoio Testaccio (Piazza Orazio Giustiniani) una speciale iniziativa dedicata alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’incontro vedrà la partecipazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) e dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (Rlst) del Lazio, di familiari delle vittime di incidenti sul lavoro e di testimoni di gravi infortuni, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini su una delle questioni più cruciali del momento: la sicurezza sul lavoro, che è anche uno dei cinque quesiti della consultazione referendaria”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.
L’assemblea, che sarà aperta da Fabrizio Potetti, segretario della Cgil di Roma e del Lazio, vedrà anche gli interventi del segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola, di Emiliano Barbieri, formatore presso il Centro di Formazione Professionale Endofap Don Orione, del dottor Emiliano Cingolani, anestesista-rianimatore e direttore della Uosd Shock e Trauma dell’Ospedale San Camillo Forlanini e dello scrittore Christian Raimo. Nel corso della mattinata è previsto un collegamento con la Cgil di Milano, che ospiterà le giornate di Futura 2025, dedicate ai referendum, per condividere temi e idee emersi durante l’assemblea. La giornata si concluderà con l’intervento di Francesca Re David, segretaria nazionale della Cgil.
“L’iniziativa – prosegue la nota – offrirà anche l’opportunità di fare il punto sui dati infortunistici più recenti, che continuano a destare grande preoccupazione. Nel primo bimestre del 2025, sono state presentate all’Inail 6.231 denunce di infortunio sul lavoro, con un aumento del 6,3 per cento solo nel mese di febbraio. A sollevare particolare allarme sono alcuni settori, come l’agricoltura, il commercio, i trasporti, la sanità e l’assistenza sociale, così come alcune province del Lazio, tra cui Frosinone e Viterbo, con incrementi degli infortuni rispettivamente del +16,6 per cento e del +4,4 per cento. Inoltre, si registra un aumento significativo degli infortuni tra le fasce di età più avanzate, con un incremento dei casi tra i lavoratori dai 60 ai 69 anni (+80 rispetto al 2024) e anche tra gli over 75 (+2 rispetto al 2024)”.
“Un dato drammatico riguarda gli infortuni mortali: nel 2024 nel Lazio, 107 persone hanno perso la vita sul luogo di lavoro, 18 in più rispetto al 2023, segnando un incremento che rende la nostra regione la peggiore in assoluto per l’aumento delle morti sul lavoro. L’incremento maggiore degli incidenti mortali ha riguardato i settori delle cave e miniere e manifatturiero, e si segnala un aumento dei decessi tra le donne (+1 rispetto al 2024). Con l’iniziativa del 12 aprile – conclude la nota – la Cgil non vuole solo onorare la memoria dei lavoratori morti sul lavoro, ma anche sostenere concretamente i familiari che, troppo spesso, devono affrontare un vero e proprio calvario, non solo emotivo ma anche burocratico, dovendo destreggiarsi in un sistema complesso e farraginoso per ottenere giustizia e risarcimenti adeguati. La Cgil è al fianco di queste famiglie, per garantire loro la giustizia che meritano e per continuare a lottare per la sicurezza di tutti i lavoratori”.
Nel confronto delle denunce d’ infortuni per settore di attività economica (fonte Inail) tra il 2023 e 2024 Regione Lazio (al 31 dicembre 2024) e relativamente agli infortuni mortali i settori con gli incrementi maggiori sono stati: Sanità e Assistenza Sociale + 200% (n.da 1 a 3); Alloggi e ristorazione +100% (n. da 3 a 6); Costruzioni + 75% (n. da 8 a 14, numero maggiore in assoluto rispetto ai 107 totali; Commercio + 25% (n. da 4 a 5). Dei 107 incidenti mortali il numero maggiore è avvenuto a Roma, passando da 58 del 2023 a 75 del 2024. A livello nazionale gli infortuni totali 2024 rispetto al 2023 passano da 15.236 a 15.734. di cui 5 mortali (+1). Nel Lazio (in calo gli infortuni totali) c’è stato invece un infortunio mortale nel bimestre gennaio-Febbraio 2025. Nel bimestre gennaio febbraio 2024 erano 0. Sui 107 mortali, nel 2024 la media di infortunio mortale nel Lazio è stata di 9 lavoratori al mese.