Discriminazione e licenziamento dopo la legge n. 92/2012 – profili sostanziali e processuali
Tavola Rotonda
Il 18 luglio scorso è entrata in vigore la legge n. 92/2012 (cd. legge Fornero). Uno dei punti più rilevanti del provvedimento, per il suo carattere regressivo, è quello dell’attenuazione delle tutele nei confronti del licenziamento illegittimo: la reintegrazione nel posto di lavoro è mantenuta in ogni caso soltanto in relazione ai licenziamenti discriminatori e a quelli sorretti da un motivo illecito.
Per questa ragione la tematica delle discriminazioni assume oggi un rilievo ancora maggiore; del resto ha già attirato l’attenzione degli studiosi di diritto del lavoro e avrà indubbiamente uno spazio più ampio nelle futura giurisprudenza lavoristica. In questo contesto, la Rivista Giuridica del Lavoro e della Previdenza Sociale, Magistratura democratica e la sezione Lazio di Avvocati Giuslavoristi Italiani hanno deciso di aprire un ampio dibattito sul tale problematica, chiamando a confrontarsi in una tavola rotonda docenti universitari e operatori del diritto.
La novità del tema suggerisce un approfondimento, teorico e pratico, tenuto conto che non di rado la giurisprudenza della Corte di Giustizia e quella della Corte di Cassazione non appaiono collimanti. Così, ad esempio, quest’ultima, in tema di licenziamento discriminatorio per ritorsione, appare eccessivamente severa nel richiedere la causa unica e nell’escludere la prova presuntiva (o il fatto notorio), tenuto conto del principio di prova ammesso dalla Corte di Giustizia nei casi di discriminazione.
La tavola rotonda sarà presieduta dal Presidente titolare della Sezione lavoro della Corte di Cassazione, Michele De Luca e sarà aperta da tre relazioni: Marzia Barbera (Università di Brescia) si concentrerà sulla legislazione e la giurisprudenza antidiscriminatorie dell’Unione europea e sulla loro incidenza sull’ordinamento italiano; Marco Marazza (Università di Teramo) e Valerio Speziale (Università di Pescara) affronteranno il tema del licenziamento discriminatorio nell’ordinamento italiano. La parola passerà poi agli altri partecipanti: Maria Teresa Carinci (Università di Milano), Andrea Lassandari (Università di Bologna), Fabrizio Miani Canevari (Presidente della Sezione lavoro della Corte di Cassazione), Enzo Morrico (Avvocato), Emilia Recchi (Avvocato). Concluderà i lavori il Presidente Michele De Luca.
Sede: Corte di Cassazione – Aula Magna – Piazza Cavour- Ore 15,00 – Roma.