“L’azienda vorrebbe che noi firmassimo dei licenziamenti, ma questa cosa non esiste. Non firmeremo mai licenziamenti nè della Thyssen nè altri – ha aggiunto -. C’è ancora l’idea di volere abbassare il salario dei lavoratori e per noi non è possibile, e in più non si vuole discutere del cambio degli appalti e vorrebbe mano libera nella riorganizzazione dell’impresa. Questi sono punti delicati che noi non vogliamo firmare. Proseguirà la trattativa e prosegue anche la mobilitazione dei lavoratori”.
Nel sito “IostoconAst”, che ha seguito passo passo l’incontro di ieri, fino alle prime ore dell’alba, si legge: “Sembra essersi verificato qualche piccolo passo in avanti, sul fronte del contratto integrativo, in relazione alla 14esima. Stallo, invece, su ulteriori investimenti per l’area a freddo e sostanziale impossibilità di realizzare una clausola di tutela per gli addetti delle ditte terze. Ribaditi invece i circa 60 esuberi residui (l’azienda vorrebbe la certezza di potersi mantenere un eventuale ricorso a licenziamenti residuali) e la trattativa in Germania tra Tk e Harsco su Ilserv, ma non immediatamente spendibile. Ci vuole un pò di tempo”.
Si procede ancora. Alle 4,30 l’azienda chiede un po’ di tempo per capire se è in grado di azzerare gli esuberi ricorrendo all’incentivo di uscita volontaria, magari alzando un po’ l’importo degli attuali 80 mila euro o aprendo subito la mobilità. Sulla Ilserv vi saranno notizie più certe domani dalla Germania, mentre per “le ditte terze, ci sarebbe la disponibilità ad elaborare uno scritto che richiami una clausola di tutela degli addetti. Se non si chiude domani, è già stato fissato un nuovo appuntamento per martedì prossimo alle 15.”
Stamane all’alba, una nota del sindacato territoriale ribadisce che “ci sono le condizioni per proseguire il confronto sul piano industriale, salario e clausola sociale”.