La Fiom non ha firmato l’accordo tra sindacati e Fiat in merito allo spostamento della produzione della nuova Panda a Pomigliano e non intende farlo. Lo ha affermato il leader della Fiom Maurizio Landini nel corso dell’assemblea nazionale dell’organizzazione dei metalmeccanici della Cgil in corso a Pomigliano.
“Se firmassimo dovremmo legittimare le deroghe ai contratti, alle leggi e alla Costituzione. La Fiom – ha detto Landini – un accordo così non l’ha firmato e non intende firmarlo”.
La Fiom si dichiara comunque “pronta a dare il suo contributo responsabile, nel rispetto di leggi e contratto, qualora l’azienda intendesse aprire una trattativa”.
Intervenendo, a nome della Cgil, all’assemblea dei delegati Fiom svoltasi oggi a Pomigliano d’Arco, Vincenzo Scudiere, che nella segreteria confederale ha assunto la responsabilità dei settori produttivi, ha osservato che il risultato del referendum svoltosi tra i lavoratori dello stabilimento Gianbattista Vico dice due cose. La prima è che i lavoratori vogliono l’investimento e il lavoro che ne può derivare. La seconda è che gli stessi lavoratori “non sono per nulla intenzionati a rinunciare ai propri diritti e negano qualsiasi validità a una inaccettabile contrapposizione tra diritti e lavoro”.
Scudiere ha quindi affermato che è necessario che la Fiat proceda con l’investimento annunciato, senza ulteriori indugi.
La Cgil, secondo Scudiere, chiede quindi alla Fiat di rendersi disponibile ad aprire un dialogo che consenta di affrontare e risolvere i problemi che derivano dal testo dell’accordo separato relativo allo stabilimento auto di Pomigliano.