“Non è vero che la Fiat non ha chiuso stabilimenti e ridotto l’occupazione, come dimostrano la Cnh di Imola, la Irisbus di Grotta Minarda e Termini Imerese”. Questa la risposta alle dichiarazioni di oggi del presidente della Fiat, John Elkann, in apertura dell’ assemblea degli azionisti in corso a Torino, del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini.
“A ciò – sostiene – si aggiunge l’enorme riduzione dell’occupazione nel settore della componentistica e nell’indotto Fiat, legata al ritardo negli investimenti e ai milioni di ore di cassa integrazione registrato nel settore auto.”
“Il governo Berlusconi prima e il governo Monti poi – aggiunge – hanno fatto quello che Marchionne chiedeva e, a differenza di Francia, Germania e Stati Uniti paghiamo la lunga assenza di un Esecutivo e di una politica industriale che impegni l’zienda a fare investimenti e qualificare la produzione nel nostro Paese.”
“Inoltre registriamo che, – conclude – mentre l’ad Fiat si è aumentato lo stipendio, pur in presenza di utili, i salari dei dipendenti sono diminuiti”. (LF)
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