“Ieri il presidente del consiglio ha detto di nuovo che in assenza di un accordo tra sindacati e imprese sul contratto il Governo è pronto a intervenire. Non ci spaventa una legge sulla rappresentanza che, tra l’altro noi chiediamo da tempo, ma l’importante è come la si fa”. Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini risponde al premier Matteo Renzi e, nel corso del comitato centrale del sindacato, ribadisce che una legge sulla rappresentanza “deve essere semplice e non invasiva con la possibilità che i lavoratori possano votare i propri rappresentanti”.
“Pensiamo – ha aggiunto Landini – a una legge che qualifichi e rafforzi i diritti delle persone che lavorano nel poter esercitare la contrattazione collettiva. Gli elogi che invece ieri Marchionne ha rivolto allo stesso Renzi fa passare un’idea di un modello aziendale molto corporativo. Il nuovo contratto dei metalmeccanici invece deve avere la validazione e il recepimento della rappresentanza perchè tutti i lavoratori devono essere tutelati”.
Inoltre, secondo il leader della Fiom, non è accettabile fare il sindacalista e prendere 300 mila euro: “Sta montando una campagna contro le organizzazioni sindacali e si fa di tutta l’erba un fascio. Ma dal mio punto di vista non è eticamente accettabile che uno faccia il sindacalista e prenda 300 mila euro”. Per Landini “è importante arrivare a definire un codice etico”.
“La Fiom – ha ricordato Landini – e’ stata la prima organizzazione a pubblicare buste paga e bilanci, la Cgil non ha nulla da nascondere”. Per il leader sindacale però “bisogna recuperare elementi di trasparenza e fiducia con le persone che vogliamo rappresentare”. “Quanto prendo io – ha aggiunto – chiunque lo puo’ andare a vedere ci vuole coerenza tra retribuzioni di sindacalisti e lavoratori”.