“La governabilità degli stabilimenti si garantisce con la qualificazione della contrattazione collettiva tra le parti, realizzando un accordo condiviso dalle lavoratrici e dai lavoratori, non con i ricatti e i ‘piani B’ per escludere il sindacato più rappresentativo”. Lo afferma il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, che ha scritto a Fim e Uilm per chiedere “di convocare le assemblee retribuite per questa settimana”. “Lo sciopero di ieri a Mirafiori – dice Landini – ha rappresentato una prima reazione spontanea dei lavoratori a un’ipotesi di accordo che estenda quello di Pomigliano”. Landini ribadisce il no “ad un accordo che ricopi quello di Pomigliano, con tutto quello che comporta sul piano del peggioramento delle condizioni di lavoro, e alla costituzione di una newco come strumento per superare il contratto nazionale di lavoro”.
“Rimaniamo, come sindacato, i più interessati – conclude – affinché l’investimento previsto per Mirafiori si faccia”. Per la Fiom, lo strumento più efficace per migliorare la competitività dell’Azienda, senza cancellare i diritti e le leggi rimane il contratto senza deroghe del 2008. (LF)