“Il governo ci convochi e si apra un confronto a tutto campo. Si stanno sommando tre emergenze: il Covid, che non finisce, la crisi climatica e la guerra. La situazione è straordinaria, penso servano risposte politiche straordinarie, sia nel nostro Paese che in Europa”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in un’intervista a La Stampa.
In Ucraina “siamo di fronte ad una situazione drammatica per cui il cessate il fuoco, la tregua e l`avvio di negoziati veri debbono essere lo sforzo e l`iniziativa di tutte le istituzioni e di tutti i soggetti. Scenda in campo anche l`Onu, i governi europei indichino una figura autorevole di mediazione bloccando così questa guerra”, afferma Landini.
Sulla situazione economica interna il segretario della Cgil spiega che “servono provvedimenti che siano in grado sostenere le imprese, il reddito delle famiglie, sia riducendo l`Iva sui beni di largo consumo sia intervenendo sul caro bollette, sia con cassa integrazione dove i costi di produzione non sono sostenibili. In Europa, invece, occorre superare definitivamente la logica dell`austerità. E per questo occorre cancellare il Fiscal Compact e quindi rendere non transitorie ma strutturali scelte come il Next Generation Eu”.
“A mio parere è arrivato il momento di costruire davvero l`Europa sociale ed economica, superando la logica che si è realizzata sino ad oggi. Noi abbiamo bisogno di cambiare il modello di sviluppo ed investire in politiche industriali e ricerca”, sottolinea.
“Per combattere il Covid dobbiamo investire davvero sulla sanità e sulla prevenzione e quindi sulle strutture pubbliche.
Poi oggi dobbiamo assolutamente fermare la guerra in Ucraina e impedire che lo strumento della guerra torni ad essere in Europa lo strumento che regola i rapporti tra gli Stati e tra le persone”, aggiunge Landini.
Sullo scompenso salari/costo della vita Landini ricorda che “assieme alla Uil il 16 dicembre scorso abbiamo scioperato per combattere la precarietà, per non scordare la riforma delle pensioni e per contestare un`operazione sul fisco fatta a favore dei redditi più alti anziché tutelare i redditi più bassi. Ora sta venendo fuori che avevamo ragione. Visto che l`85% dei pensionati e dei lavoratori vive con meno di35mila euro annui è evidente che occorre mettere in campo nuovi interventi per tutelare famiglie e redditi bassi”.
Per Landini “c`è bisogno di un intervento simile a quello messo in campo nei mesi passati, perché siamo in una situazione straordinaria: occorre agire sul fisco, ridurre l`Iva e contrastare l`inflazione. A livello europeo bisogna invece costituire dei nuovi fondi per contrastare la nuova emergenza ma anche sostenere politiche di sviluppo. Penso ad esempio a tutto il tema delle politiche energetiche: occorre investire sulle rinnovabili e recuperare i ritardi che abbiamo per conquistare quella autonomia che oggi, come ci insegna proprio questa crisi, noi non abbiamo”.
E.G.