Farsi da parte per lasciare campo alla “fase nuova” del gruppo Fiat Chrysler e di Ferrari: “Il ciclo è finito”. Queste le parole usate dall’ormai ex presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, in conferenza stampa al fianco dell’ad del Lingotto, Sergio Marchionne, che ha ironicamente commentato “Ci siamo sopportati bene per dieci anni”.
Quanto al suo futuro, Montezemolo afferma: “Alitalia è una possibilità”, e aggiunge che nei prossimi giorni incontrerà l’ad Hogan.
Montezemolo si è detto orgoglioso del “sapere che la nostra azienda avrà un ruolo importante in un momento chiave nella vita del nostro azionista, cioè la quotazione a Wall Street”, in riferimento allo sbarco di Fiat Chrysler (Fca) sulla Borsa americana previsto per il 13 ottobre. “Avevo pensato di chiudere la mia carriera alla fine dell’anno prossimo, ma questo appuntamento fondamentale ha accelerato i tempi”.”E’ giusto che una fase nuova non la apra un ‘giovanissimo’ presidente qui da 23 anni, ma l’amministratore delegato del gruppo”, ha aggiunto l’ormai ex presidente.
Marchionne ha precisato che il disegno strategico per il futuro di Ferrari “preserva l’autonomia strategica e operativa” di Maranello, che non “può appoggiarsi ed entrare nel resto del sistema di Fiat Chrysler”. Rispondendo alle domande dei cronisti, che domandavano del “futuro americano” di Ferrari, il manager ha detto secco che “è osceno pensare che la Ferrari venga realizzata in un posto diverso” da Maranello: “E’ nata e morirà italiana”. Di americano, ha aggiunto Montezemolo, “ci sarà presto un nuovo modello speciale di auto, da 2,5 milioni, pensata apposta per gli Usa”. Anche l’ad del Lingotto ha spiegato che la successione di Montezemolo era già sul tavolo, ma è stata accelerata dalle polemiche “montate” negli ultimi giorni.
F.P.