Lactalis ritiene che il “suo ingresso nel capitale di Parmalat non possa essere considerato come una acquisizione del controllo della Parmalat ai sensi del regolamento sul controllo delle concentrazioni, e che, pertanto, non vi sia la necessità di procedere ad una notifica preventiva”. Lo si legge in una nota del gruppo francese. Sulla base degli elementi disponibili ed a maggior ragione alla luce delle iniziative che vengono da svariate parti prospettate e delle circostanze fin qui prodottesi, Lactalis, come ha spiegato al Gabinetto della Commissione (Europea, ndr), ritiene che “il suo ingresso nel capitale di Parmalat non possa essere considerato come una acquisizione del controllo della Parmalat ai sensi del regolamento sul controllo delle concentrazioni, e che, pertanto, non vi sia la necessità di procedere ad una notifica preventiva”.
Lactalis, prosegue la nota, “ha sempre dichiarato l’intenzione di voler concorrere allo sviluppo di Parmalat nel quadro di un piano industriale di lungo termine che prevede l’integrità del gruppo Parmalat così come oggi strutturato, nessuna delocalizzazione, la centralità della filiera agro-alimentare italiana, il rispetto del legame con il territorio e la valorizzazione delle competenze del management e di tutti i dipendenti”.
L’azienda francese, ribadisce infine di aver “sempre offerto la propria disponibilità a dialogare con altri azionisti interessati allo sviluppo industriale di Parmalat, nell’interesse dell’azienda e dei suoi collaboratori”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu