Ogni tanto, una buona notizia. E forse, proprio perché buona, nonché relativa a un tema importante ma poco “pop”, come la politica industriale, la stampa italiana non le ha dato il peso che avrebbe meritato. Di cosa stiamo parlando? Di una notizia relativa alla settimana scorsa, e precisamente a mercoledì 28 aprile. Ovvero al giorno in cui il Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha reso noto di aver firmato il decreto che autorizza un cosiddetto “Accordo per l’innovazione” con le Regioni Lombardia e Sicilia; accordo volto alla realizzazione di un progetto di ricerca e sviluppo nel campo delle produzioni microelettroniche.
In un suo comunicato, il MiSE ha specificato che “si tratta di un progetto, denominato MADEin4, presentato da STMicroelectronics, FCA Italy, Comau, Politecnico di Torino e CNR (Istituto per la Microelettronica e i Microsistemi)”. Progetto che “punta a migliorare la produttività manifatturiera, in linea con gli obiettivi previsti dal piano Industria 4.0, attraverso tecniche e strumenti innovativi che consentono di gestire e monitorare i processi aziendali in tempo reale, garantendo precisione e accuratezza nelle fasi di realizzazione del prodotto”.
L’accordo prevede un investimento complessivo di circa 18,7 milioni di euro. Di questi, 9 milioni verranno stanziati dai soggetti proponenti, ovvero FCA Italy, STM e Comau, mentre 5,6 milioni saranno messi a disposizione dallo stesso MiSE. I restanti 4 milioni proverranno invece da finanziamenti dell’ Unione Europea.
In pratica, quello di cui stiamo parlando è un progetto di “fabbrica intelligente” che dovrebbe accrescere l’efficienza dei sistemi produttivi installati nel sito FCA di Grugliasco, nei pressi di Torino, nonché nei due stabilimenti STM che si trovano l’uno a Catania e l’altro a Agrate Brianza. Ed è certo significativo che, come detto, tale progetto coinvolga STM, ovvero la principale azienda attiva in Italia per ciò che riguarda la produzione di semiconduttori, nonché FCA Italy (oggi parte di Stellantis), e cioè la principale azienda attiva nel nostro stesso Paese nel campo automobilistico, e il Comau, l’antico Consorzio macchine utensili della Fiat che costituisce oggi l’impresa specializzata in automazione industriale nell’ambito del gruppo Stellantis.
Fausto Durante, coordinatore della Consulta Industriale della Cgil, ritiene “senza dubbio positiva” la decisione assunta dal Ministro dello Sviluppo Economico di “autorizzare e, per la prima volta, finanziare” un Accordo per l’innovazione come quello realizzato con la Regione Lombardia e con la Regione Sicilia. Un accordo, ha sottolineato il sindacalista, “volto a dare attuazione al progetto MADEin4 presentato, in collaborazione con il Centro nazionale delle ricerche e con il Politecnico di Torino”, da importanti imprese attive nei settori dell’automotive e dei semiconduttori.
Infatti, “l’introduzione di tecnologie per la gestione e il controllo dei processi produttivi è elemento determinate per accrescere il tasso di digitalizzazione e innovazione tecnologica dell’industria italiana”, nonché “per contribuire al raggiungimento degli obiettivi del PNRR sulla transizione digitale”.
Si tratta adesso di insistere su questa linea, passando da un maggior utilizzo della microelettronica nella realizzazione dei nuovi assetti manifatturieri, alla produzione diretta dei semiconduttori.
“Pressoché tutti i grandi Paesi industriali, a partire dagli Stati Uniti – spiega Durante – hanno deciso di effettuare ingenti investimenti nel settore” della microelettronica, a sua volta basato sui semiconduttori. Ciò perché “come effetto secondario dell’interruzione delle catene del valore”, causata dalla lotta alla pandemia da Covid-19, oggi “molte aziende in Occidente scontano la carenza di componenti elettronici e di microchip la cui produzione, negli anni, si è spostata in prevalenza nei Paesi dell’Estremo Oriente”. “Come conseguenza – aggiunge Durante – anche in Italia è sempre più frequente il ricorso alla Cassa integrazione” in seguito alla sospensione dell’attività produttiva “in aziende dell’auto, della componentistica, degli elettrodomestici e di altri settori. Diventa dunque decisivo raggiungere come Paese un’autonomia e una capacità produttiva adeguata a una produzione che ha carattere strategico per la nostra industria.”
@Fernando_Liuzzi