La Uil Abruzzo cambia. Al posto delle 4 strutture provinciali, ne nascono 2: la camera sindacale territoriale adriatica Gran Sasso, sul territorio delle province dell’Aquila e di Teramo, e la Camera sindacale territoriale Adriatica Maiella, sul territorio delle province di Pescare e Chieti. Si dimezzano gli apparati, ma si raddoppiano i luoghi di partecipazione: nasceranno 8 strutture di partecipazione: Pescara-Chieti (area metropolitana), Lanciano, Vasto, L’Aquila, Avezzano, Sulmona, Teramo e Roseto. Quello che le Province non hanno saputo fare, lo facciamo noi. E anche l’area metropolitana Pescara-Chieti troverà una prima concretizzazione. Il riferimento all’Adriatico e alle due più importanti montagne dell’Abruzzo vuole significare che la relazione mare-monti va perseguita in ogni struttura, bocciando invece soluzioni che dividono costa e interno, in coerenza con la discussione che sostenemmo sulle Province.
Altre novità: delegati Uil dei principali luoghi di lavoro faranno parte degli organi di voto della Uil confederale regionale e delle due nuove Camera Sindacali Territoriali. Aumenterà la partecipazione delle donne a tutti i livelli dell’organizzazione. Nasceranno nuove strutture tematiche (Consulta regionale dei servizi e Coordinamento regionale dei servizi; Commissione regionale progetti di sviluppo).
Il modello che la Uil vuole realizzare è quello del sindacato a rete: l’intreccio tra la confederazione e le categorie sarà molto più fitto. Non ci sono solo modifiche hardware (gli accorpamenti e il potenziamento delle strutture sul territorio), ma anche software (il sindacato confederale e quello di categoria saranno connessi in più punti, a partire dai delegati nei luoghi di lavoro, che saranno al tempo stesso il fondamento delle rispettive categorie e della confederazione. (LF)
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