Il mondo sindacale italiano saluta in questo inizio di settembre Carmelo Cedrone, che ci ha lasciato all’improvviso per una malattia recente, che stava affrontando con coraggio ma che non gli ha dato scampo. Carmelo è stato il Responsabile europeo ed internazionale della Uil per molti anni, ma ha anche rappresentato nel decennio scorso il gruppo di sindacalisti italiani nominati dal Governo a Bruxelles nel Comitato Economico e Sociale Europeo. Apprezzato dai colleghi di tutte e tre le Confederazioni sindacali italiane per la sua affabilità e la sua competenza, è stato negli ultimi anni anche un punto di riferimento per tanti dirigenti di tutti i paesi impegnati nelle Istituzioni europee. Carmelo è stato un grandissimo appassionato del “sogno europeo”, fino a diventare un pungolo continuo nei confronti delle reticenze e delle esitazioni che caratterizzano questi nostri anni nei quali, pur comprendendo l’importanza del ruolo di una Europa coesa e forte nel quadro economico e politico internazionale caratterizzato dalla globalizzazione dei mercati e dei processi produttivi, siamo ancora lontani dal compimento del progetto di Spinelli, De Gasperi, Adenauer, Shumann, e gli “Stati uniti d’Europa “ appaiono ancora una “utopia” più che un traguardo possibile.
Dopo l’esperienza al Comitato Economico e Sociale europeo, Carmelo Cedrone negli ultimi anni ha insegnato Politica Economica Europea presso l’Università “La Sapienza” di Roma e si stava occupando della crisi della UEM (Unione Economica e Monetaria) e dell’Euro. Le sue pubblicazioni più recenti sono state “Dove va l’Euro”, tradotto in molte lingue, e “Dentro l’Europa. Cambiarla per rafforzarla”.
“L’Europa era il suo credo” – ha scritto alla notizia della sua morte Giorgio Benvenuto- “ Insieme avevamo presentato in vari istituti scolastici e universitari il suo libro, mai avremmo pensato che sarebbe stato il suo testamento. Ci mancherai”.
Raro esempio di impegno, competenza, rigore, ma anche di cortesia, gentilezza e dolcezza: nei suoi interventi al Comitato Economico e Sciale europeo l’ho visto più volte infervorarsi e poi nascondere le lacrime. Con Carmelo Cedrone se ne va un testimone di un momento storico complesso, ma di quella determinazione e di quell’entusiasmo, di quella coerenza nel perseguire un obiettivo politico ne avremmo tanto bisogno tutti in questa stagione così disorientante.
Giuseppe Iuliano
Responsabile Politiche internazionali della Cisl