Non più concorrenti ma alleati di un sistema sempre più integrato. È questa la prospettiva che emerge dall’evento promosso dalla Fit-Cisl “Trasporto aereo e ferroviario. Strategie per un sistema integrato e competitivo”, a cui hanno preso parte esponenti delle imprese, dei sindacati e del governo.
Quelli della mobilità, aerea e su rotaia, sono numeri che testimoniano un settore in grande salute. “Ogni anno viaggiano sui nostri treni 570 milioni di passeggeri e gestiamo tra i 9-10mila treni al giorno – ha detto Stefano Antonio Donnarumma, AD del Gruppo Ferrovie -. Per i prossimi dieci il piano industriale prevede 200 miliardi di investimenti nei prossimi dieci anni, il 60% dei quali dell’infrastruttura ferroviaria”. Per quanto riguarda la partnership con il trasporto aereo Donnarumma ha ricordato come “con Ita ci sono già collaborazioni attive”. Sul fronte del contratto, scaduto nel dicembre 2023, l’AD di Ferrovie si dice fiducioso di “arrivare il prima possibile a un chiusura”, e per quanto riguarda la prossima estate, quando sono già stati programmati dei cantieri “sono già alcune settimane che stiamo diffondendo informazioni ai nostri utenti. I biglietti saranno venduti e includeranno un tempo di percorrenza maggiore su certe tratte” ha aggiunto.
Altrettanto significativi i volumi del comparto aereo. “Siamo l’unico paese europeo ad essere ritornato sui livelli pre covid – ha spiegato il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma-. Il Piano nazionale aeroporti sta per vedere la luce e su questo abbiamo coinvolto anche Ferrovie” precisando che non c’è nessun tipo di competizione tra i due vettori. Numeri importanti anche per il traffico nell’aeroporto di Fiumicino. “Nel 2024 abbiamo quasi raggiunto i 50 milioni di passeggeri e nel 2025 contiamo di arrivare a 55 milioni” come precisato dall’AD Marco Troncone. “Un trend positivo che però rischia di arrivare alla saturazione dell’aeroporto senza l’apertura della pista 4”. Ma quando si parla di trasporto areo nel nostro paese i pensieri non possono andare alle sorti poco felice dell’ex compagnia di bandiera Alitalia, oggi Ita e che a metà gennaio ha visto l’ingresso di Lufthansa. Joerg Eberhart, nuovo AD di Ita, ha precisato come “quest’anno è cominciato bene, pensiamo che durante l’estate si possa giungere al break even” ossia il pareggio tra entrate e uscite. La sostenibilità è un tema centrale per la compagnia area e in questa direzione va anche l’acquisto del nuovo carburante Saf “che però è un costo sempre più pesante per noi aziende. Non si possono fare contratti di lungo termine non conoscendo il prezzo. Al livello europeo ci aspettiamo delle risorse, magari dal Pnrr, da investire su questo nuovo carburante”.
“Al ministero non interessa quale mezzo prende il passeggero ma che il trasporto sia rapido, efficiente e di qualità”. Così nel suo intervento Edoardo Rixi, vice ministro alle infrastrutture. “Servono politiche di ammodernamento delle infrastrutture, che però hanno età diverse. Siamo ai primi al mondo nelle tecnologie per le torri di controllo, mentre l’età media delle rotaie è 80 anni, e se si toglie l’alta velocità, che ha 17 anni, si arriva al secolo. Per usare i fondi del Pnrr, che è uno strumento a durata breve, abbiamo dovuto accelerare progetti di medio lungo-periodo, causando un aumento dei costi e ricordando che la capacità di lavoro di un’azienda non si muove come una fisarmonica”.
Sul fronte sindacale il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, ha sottolineato come il suo sindacato “abbia puntato sempre sulla partecipazione e la collaborazione con le contro parti”. Accanto allo sviluppo e all’integrazione dei vari comparti del trasporto c’è un tema sicurezza che non può più essere rimandato. “La aggressioni sono iniziate nel tpl, poi verso il personale ferroviario e ora si verificano anche negli aeroporti. Ci sono due protocolli fermi al ministero, per il trasporto locale e per quello sul rotaia. Il nostro intento è di attuarli e poi aprirne un terzo per il trasporto aereo”.
In conclusione della giornata Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ha ribadito la necessità di ” cogliere le grandi potenzialità di un progetto per un sistema integrato del trasporto nel paese, in modo da migliorare la qualità dei servizi, ottimizzare l`utilizzo delle risorse, ridurre l`impatto ambientale e contribuire alla coesione e alla crescita delle nostre comunità. La posta in gioco è enorme: sul tavolo ci sono ancora per un anno le risorse del Pnrr, i piani pluriennali di investimento presentati dalle aziende, a partire da Fs e Adr, le opportunità derivanti dall`ingresso di Ita in un grande gruppo come Lufthansa.
“Naturalmente non si può generare innovazione anche in questo settore senza investire su un più forte protagonismo delle persone che lavorano. Perché non c`è buona impresa senza buon lavoro, né buona crescita senza buona occupazione. Dall`incremento dei salari alla difesa dell`occupazione, dagli investimenti in formazione all`aumento dei livelli di salute e sicurezza, dalla crescita della produttività alla definizione di nuovi strumenti di welfare e di flessibilità negoziate. E va fatto insieme: rappresentanti dei lavoratori e imprese. Il settore dei trasporti può diventare un nuovo modello contrattuale di stampo partecipativo”.
Tommaso Nutarelli