La negoziazione. E’ stato questo il tema trattato nella terza sessione della Scuola di relazioni industriali che si è svolta nei giorni scorsi nei saloni del Grand Hotel del Gianicolo a Roma. A introdurre il tema è stato Sergio Spiller, il responsabile del Dipartimento contrattazione della Cisl, che ha tratteggiato lo stato di salute della negoziazione anche alla luce dei dati dell’Ocsel, la struttura cislina che analizza l’andamento dei rinnovi contrattuali. Una realtà in buona salute nonostante qualche acciacco. A insegnare a preparare e condurre la trattativa ci ha pensato invece Luigi Marelli, che ha militato a lungo nel sindacato, quello dei metalmeccanici della Cisl, per poi passare a dirigere la pratica sindacale prima in Telecom, poi in Poste italiane.
Sempre nella prima giornata è intervenuto Vincenzo Retus, responsabile per tanti anni delle relazioni industriali in Iveco e in Cnh Industrial, due grandi aziende del gruppo Stellantis. Retus ha ripercorso i momenti dell’uscita del gruppo Fiat da Confindustria fino al rinnovo del contratto speciale di poche settimane fa.
La seconda giornata di questa sessione è iniziata con un intervento di Maurizio Castro, attuale commissario straordinario di ACC Group, per tanti anni importante responsabile della politica sindacale di Electrolux, nel corso dei quali dette vita a importantissime e innovative pratiche di partecipazione. Nel suo intervento ha parlato delle difficoltà che incontra la contrattazione soprattutto a causa dei non risolti problemi interni al mondo capitalistico in questa fase discendente della globalizzazione. Dopo di lui è intervenuto Pietro De Biasi, già responsabile del lavoro in Fiat, che ha parlato della gerarchia delle fonti contrattuali e dell’importanza del Salario minino legale.
L’ultima lezione è stata di Roberto Benaglia, il segretario generale della Fim, il sindacato dei metalmeccanici della Cisl, che si è fermato un po’ su tutti gli argomenti che erano stati trattati nei due giorni della Scuola. Ha dichiarato che il Salario minimo legale è a suo avviso inutile, che la contrattazione ha qualche malanno, ma il suo stato di salute resta buono, ha descritto l’equilibrio che esiste tra i due livelli di negoziazione. E ha parlato dei compiti che attendono il sindacato nei prossimi mesi, in tema di salario, orario, organizzazione del lavoro.
Questa terza sessione ha visto gli studenti, divisi in quattro gruppi, studiare la politica sindacale da portare avanti in un quadro messo a punto dai docenti. Il compito consisteva nel prendere atto della situazione di una data azienda e, considerandone il possibile sviluppo, avanzare delle precise indicazioni su cosa il sindacato avrebbe potuto richiedere all’azienda (due dei quattro gruppi) e su cosa a sua volta l’azienda avrebbe potuto decidere (gli altri due gruppi). A commentare gli interventi dei quattro gruppi è intervenuto Antonio Zampiga, responsabile del lavoro in Lega Coop.
La prossima sessione della Scuola di relazioni industriali avrà luogo il 24 e 25 maggio.
MM