Si è parlato molto di gestione dell’orario di lavoro nella quarta sessione della Scuola di relazioni industriali che ha avuto luogo la scorsa settimana. Luciano Pero, che insegna organizzazione presso il Politecnico di Milano, grande esperto della materia, ha delineato le nuove trasformazioni tecnologiche che stanno avvenendo nelle aziende, chiarendo il concetto di base secondo il quale è questa la strada perché le imprese possano far crescere il livello di produttività. E’ questo il maggior problema dell’intero settore produttivo italiano e le sperimentazioni in corso in tante unità produttive hanno dimostrato che proprio con una gestione più accorta dell’orario di lavoro è possibile cogliere consistenti risultati. Anche con le innovazioni più avanzate, come la settimana di soli quattro giorni lavorativi a parità di retribuzione.
In questo campo è stata Intesa San Paolo a compiere i passi più importanti, avviando un confronto con i sindacati e, quando questo non ha portato a risultati positivi, a decidere in autonomia il taglio dell’orario settimanale a soli quattro giorni. Era previsto che l’esperienza di Intesa San Paolo fosse descritta alla Scuola da Patrizia Ordasso, responsabile delle relazioni nel grande gruppo bancario e assicurativo. Proprio negli stessi giorni però è ripreso il negoziato con i sindacati che nel giro di un paio di giorni ha portato a un nuovo importante accordo, valido per tutto il gruppo. La Ordasso, impegnata personalmente nella trattativa, non ha potuto svolgere la sua lezione, ma è stata sostituita dalla sua collega Marica Di Marzo. Ancora, Mario Iannaccone, responsabile delle relazioni industriali e della normativa del lavoro in Tim, ha parlato alla Scuola delle esperienze che la sua azienda sta effettuando in merito alla gestione dell’orario di lavoro. E lo stesso ha fatto Bruno Serra, responsabile delle relazioni industriali in Eni, parlando in particolare dei due accordi “Insieme” e “Noi” stretti negli ultimi mesi dal grande gruppo energetico. Intesa San Paolo, Tim, Eni, tre grandi gruppi, centrali nell’economia del nostro paese nelle rispettive categorie, che hanno raccontato agli alunni della Scuola quanto si sta facendo nel paese per una gestione diversa dell’orario di lavoro.
Molto interessante è risultata anche la lezione che ha tenuto alla Scuola di relazioni industriali nel corso di questa quarta sessione Michel Martone, ordinario di diritto del lavoro alla Sapienza di Roma. Ha parlato delle innovazioni che stanno animando il mondo del lavoro in questi ultimi anni. si è soffermato a lungo sulla gestione, mai facile, dello smart working, anche alla luce delle esperienze che erano state raccontate ai discenti della Scuola. Ha tratteggiato i cambiamenti che hanno e stanno caratterizzando l’atteggiamento dei lavoratori, i loro timori e le loro speranze nei confronti di questa diversa modalità di esecuzione del lavoro, che ha preso forza nel corso della pandemia, lasciando una scia di difficoltà e speranze nel vasto universo che si è trovata a gestire questa profonda innovazione del lavoro.
La quarta sessione della Scuola ha visto la realizzazione di un’interessante esercitazione che ha visto l’insieme degli alunni formare due delegazioni che hanno simulato una serrata trattativa sindacale sulla base di una performance messa a punto dalla Scuola. A valutare il comportamento delle due delegazioni è stato Giovanni Airoldi, capo del personale di Gori, un’azienda del gruppo Acea, che ha voluto arricchire il suo intervento con un’analisi dettagliata delle novità che stanno attraversando il mondo delle relazioni industriali.
La prossima sessione della Scuola di relazioni industriali si terrà il 14 e il 15 giugno, sempre nelle sale del Grand Hotel del Gianicolo a Roma.
M.M.