“Gli agenti della polizia locale saranno una figura sempre più centrale nelle politiche integrate per la sicurezza, per questo occorre che la legge di riforma vada in porto”. Questo il messaggio lanciato oggi dalla Cisl Fp al convegno organizzato a Roma presso i Musei Capitolini sul tema “Sicurezza dei cittadini e polizia locale”. Iniziativa nel corso della quale il sindacato dei dipendenti pubblici Cisl ha incassato un’importante apertura dal sindaco di Roma Gianni Alemanno: l’impegno a far partire i piani di razionalizzazione nell’amministrazione capitolina. Vale a dire risparmi di gestione da destinare a retribuire i dipendenti comunali, tra cui appunto la Polizia Locale di Roma Capitale.
“E’ importante procedere speditamente all’approvazione della legge” ha sostenuto in apertura la federazione cislina di fronte ai due relatori del disegno di legge bipartisan ora in discussione al Senato, Giuliano Barbolini (centrosinistra) e Maurizio Saia (centrodestra). “Occorre fare chiarezza tra le competenze e integrare le forze di polizia. La Polizia locale nel tempo si è caratterizzata come corpo altamente qualificato con funzioni di polizia di prossimità: nel presidio del territorio, nella collaborazione con le altre forze per migliorare la qualità dello spazio pubblico, nel mantenimento dell’ordine pubblico, così come nel sostegno alle persone. Sono un soggetto determinate nell’assicurare, soprattutto in tempi di crisi e di forte disagio per le fasce deboli, la tenuta sociale e l’integrazione delle comunità locali”.
“Ma occorre anche mettere ordine fra le prerogative di Stato, Regioni e Amministrazioni locali per organizzare la Polizia locale in modo omogeneo sul territorio nazionale” ha ribadito la Cisl Fp, sindacato più rappresentativo fra i circa 70mila addetti della Polizia locale (denominazione che riunisce la Polizia Municipale e la Polizia Provinciale), che non si è lasciata sfuggire l’occasione di mandare un segnale al Sottosegretario agli Interni Saverio Ruperto “In assenza di un intervento legislativo, sindaci, presidenti di regione e di provincia sono stati costretti ad andare avanti in ordine sparso, non solo su aspetti come il colore della divisa, ma anche su temi decisivi come l’utilizzo delle armi o le condizioni di lavoro”.
“Tra i cittadini c’è un crescente bisogno di sicurezza” ha incalzato la Cisl Fp, indirizzando questa volta il messaggio al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, visto che nella capitale prestano servizio oltre 6.500 agenti “E la spending review ci obbliga a ripensare non solo l’utilizzo delle risorse (con un taglio di 15 mld agli enti locali), ma anche l’assetto amministrativo (associazionismo comunale e aree metropolitane) e l’organizzazione stessa degli enti locali. Occorre scommettere sul personale, riorganizzando le singole amministrazioni, per trovare insieme le risorse necessarie a migliorare il servizio ai cittadini. E a investire nella formazione di profili, come gli agenti di Polizia locale, che hanno un ruolo di grande responsabilità: basti pensare al codice della strada, alla presenza sul territorio, ai compiti di cerniera tra le istituzioni e la collettività”. Immediata la risposta positiva di Alemanno.
Ma non è tutto: “Poi c’è il problema delle tutele che reclamiamo da tempo” ha rilanciato ancora la federazione cislina, da sempre sostenitrice dell’evoluzione normativa e contrattuale della Polizia locale “e che dopo l’abolizione della norma sull’equo indennizzo per cause di servizio si è fatto più stringente. E non è solo una questione legislativa, ma riguarda anche i singoli comuni o provincie. Il percorso, che sosteniamo e sosterremo con forza in ogni sede, è quello di un progressivo riconoscimento delle tutele garantite alle altre forze di polizia. Che a parità di funzioni corrisponda parità di condizioni”.