“Oggi chiudiamo positivamente una annosa vicenda storica, quella del vettore nazionale Alitalia, poi Ita. Una positiva conclusione che è stata un successo per questo Governo ma per tutto il Paese. Soluzione che ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo per e da l’Italia”. È palese la soddisfazione del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa al Mef dopo l’ok Ue all’ingresso di Lufthansa in Ita Airways, “un percorso complicato, travagliato e difficile ma coronato un grande successo italiano tedesco ed europeo”.
Toni trionfalistici e anche un po’ di rivalsa, da parte del ministro, che parla di questo “successo” come conquista di un governo “nato con grande diffidenza da parte di tutti” che “però le cose che stiamo facendo stanno facendo cambiare idea. Siate fiduciosi che piano piano i numeri che abbiamo annunciato saranno raggiunti”.
Nel merito, continua Giorgetti, quella realizzata per Ita Airways, “è la stessa logica per quello che vogliamo fare con Mps: un’operazione industriale nelle condizioni buone per lo Stato, ma soprattutto per l’economia di questo Paese. Non siamo disperati”, sottolinea il ministro, “l’operazione si farà quando si verificheranno queste condizioni”.
Quanto alle ricadute sui dipendenti ex Alitalia in Ita Airways derivanti dall’acquisizione da parte di Lufthansa, Giorgetti ha affermato che il riassorbimento del personale “dipende dallo sviluppo di Ita, c’è un piano industriale che verrà ulteriormente rafforzato. Lo Stato ha fatto la sua parte. Questa è l’unica soluzione per dare una prospettiva di lungo termine”.
Ita, prosegue, “rimarrà italiana nel cuore se non nella proprietà e comunque è interesse anche di Lufthansa sviluppare il mercato italiano, sviluppare il mercato del turismo ma anche dell’economia italiana. L’Italia sarà interconnessa con il mondo sicuramente meglio di oggi quindi è sicuramente un’operazione win win”.
“La logica ha prevalso sui diversi ostacoli”, ha detto il presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi, nel suo intervento alla conferenza stampa . “L’Europa, per poter competere nel mercato mondiale, ha bisogno di rafforzarsi e con questa operazione si rafforza. La logica è poi quella che ha guidato la scelta del partner industriale che ha nel suo Dna il fatto di potersi sviluppare. E la terza logica è che questa operazione è a favore del mercato e non va a ridurlo”.
Quello con Lufthansa sarà “un matrimonio di lungo termine. Ci siamo ben vestiti per il matrimonio”, ha ironizzato Turicchi specificando che la compagnia in cassa ha 400 milioni di euro, al netto del finanziamento e dell’aumento di capitale di Lufthansa, e ha aumento la capacità del 30% dall’inzio dell’anno, con un load factor oltre l’80%.
Quanto, invece, alla possibilità di un possibile pronunciamento della Corte Costituzionale sulla norma che non fa rientrare automaticamente gli ex dipendenti Alitalia in Ita, Turicchi è secco: “L’operazione va avanti, nulla ci ferma. Se ci sarà una sentenza – ha aggiunto – ce ne faremo una ragione. L’azienda è in perfetta discontinuità e questa discontinuità è stata sancita dalla commissione europea”.
Soddisfazione anche da parte del ceo di Lufthansa, Carsten Spohr. “È stato un lungo viaggio ma alla fine questo giorno è arrivato ed è un giorno con molti vincitori”, confermando il win-win di Giorgetti. Questa operazione, però, porta con sé molte responsabilità, “non solo per Ita ma anche per l`economia italiana che adesso dipende anche da questa unione. Tutti lavoreremo sodo per rendere questa nuova partnership di grande successo”.
Successo, quindi, è la parola chiave di questa operazione, non solo per Ita e Lufthansa, ma anche per tutti i passeggeri che volano da e per l’Italia. Non solo: “Siamo impazienti di dare presto il benvenuto a ITA Airways e ai suoi eccellenti dipendenti come nuovo membro della nostra famiglia di compagnie aeree. La decisione è anche un chiaro segnale per un traffico aereo forte in Europa, che può affermarsi con successo nella competizione globale”. E sulla possibilità di tornare a utilizzare il marchio Alitalia: “Per il momento la priorità a far tornare Ita redditizia”.
Infine, quanto alla nomina prossimo ceo di Ita Airways, Spohr ha detto che “sarà qualcuno che capisce Lufthansa, il settore dell`aviazione e l`Italia, perché l`integrazione tra le due compagnie dovrà essere anche culturale. E questo dipende dalle persone, servono le spalle larghe”. Il nome, ha aggiunto “lo dirò prima al ministro Giorgetti, poi ai media”, ha concluso.
e.m.