Secondo gli indicatori del report Istat sui risultati economici delle imprese relativo al 2014, nove imprese su 10 sono micro, il numero di addetti per azienda si conferma a 3,7 e, dopo due anni di cali, nel 2014 torna a crescere il valore aggiunto generato dalle imprese italiane (industria e servizi) con un +1,5% a 688 miliardi di euro.
Per quanto riguarda la fotografia delle imprese, quelle attive nell’industria e nei servizi di mercato sono 4,3 milioni e occupano 15,6 milioni di addetti, di cui 10,8 milioni dipendenti.
La dimensione media si conferma di 3,7 addetti. La spesa per investimenti ammonta a 85,3 miliardi di euro (79,4 miliardi nel 2013) mentre il valore aggiunto realizzato è circa 688 miliardi di euro.
Nell’industria in senso stretto le imprese attive sono 418.284 (-2,5% rispetto al 2013), assorbono quasi 4 milioni di addetti (-1,9%) – in larga maggioranza dipendenti (3,4 milioni, quasi un terzo dei dipendenti complessivi) – e realizzano circa 246 miliardi di euro di valore aggiunto (+1,9%).
Nei servizi le imprese sono 3.316.491 (-0,1%), occupano 10,3 milioni di addetti (-0,6%), per il 36,2% indipendenti, e realizzano 396 miliardi di euro di valore aggiunto (+2,0%).
Il comparto delle costruzioni ha 529.103 imprese (-3,8%) e quasi 1,4 milioni di addetti (-6,2%) e produce 46,5 miliardi di euro di valore aggiunto (-4,5%) .
Sotto il profilo dimensionale, il 30,4% del valore aggiunto totale proviene dalle 4.065.829 imprese con meno di 10 addetti (microimprese), il 30,9% dalle 3.378 imprese con 250 addetti e oltre (grandi) mentre il restante 38,7% dalle piccole (10-49 addetti, 174.032 unità) e medie (50-249 addetti, 20.639 unità).
Il contributo delle microimprese al sistema produttivo è rilevante, dal momento che rappresentano il 95,4% delle imprese attive e il 47,1% degli addetti complessivi. Al loro interno quelle che hanno non più di un addetto sono poco meno di 2,5 milioni e realizzano circa un terzo del valore aggiunto che proviene dalle microimprese. Il peso delle unità produttive con meno di 10 addetti è ancora maggiore nel settore delle costruzioni, dove realizzano il 53,2% del valore aggiunto.
Il report prosegue riportando il dato di crescita degli investimenti delle imprese italiane. In particolare, nel 2014 le imprese industriali e dei servizi hanno sostenuto una spesa complessiva per investimenti fissi lordi di 85,3 miliardi di euro (+7,3% rispetto al 2013).
Nel comparto dei servizi la spesa per investimenti è stata di 44,9 miliardi (+7,4%), nell’industria in senso stretto di 36,1 miliardi (+6,8%), nelle costruzioni di 4,2 miliardi di euro (+11,8%).
In controtendenza rispetto al quadro generale positivo la performance delle micro imprese dei servizi, la cui spesa per investimenti si è ridotta del 2,8%, delle grandi imprese dell’industria in senso stretto (-7,0%) e delle imprese con più di 50 addetti delle costruzioni (-23,5%).
Gli investimenti per addetto, pari in media a circa 5mila 500 euro, variano con la dimensione di impresa, sono più consistenti nelle medie e nelle grandi imprese (rispettivamente 6mila 800 e 10 mila 400 euro) rispetto alle micro (3mila 200 euro) e alle imprese con 10-49 addetti (4mila 300 euro). Le imprese dell’industria in senso stretto investono per ogni addetto 9mila 100 euro, ossia quasi il triplo delle imprese delle costruzioni (3mila 100 euro) e più del doppio di quelle dei servizi (4mila 400 euro).