Nel secondo trimestre del 2014 la dinamica tendenziale dei prezzi al consumo (pari in media a +0,4%) risulta più sostenuta (+0,6% da +0,4% del primo trimestre) per le famiglie con i più elevati livelli di spesa rispetto a quelle (+0,1% da +0,4% del primo trimestre), caratterizzate dalla spesa media mensile più bassa. Lo comunica l’Istat.
La lieve variazione positiva dei prezzi che interessa le famiglie con bassi livelli di consumo e’ imputabile soprattutto all’aumento dei prezzi dei servizi relativi all’abitazione.
Diversamente, la maggiore ampiezza dell’inflazione, che ha interessato le famiglie dell’ultimo gruppo per livello di spesa, è da ascrivere principalmente ai contributi alla crescita dei prezzi degli altri beni, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei servizi relativi ai trasporti.
Sia per il primo sia per l’ultimo gruppo di famiglie, contributi negativi alla variazione tendenziale dei prezzi al consumo si devono alle diminuzioni dei prezzi degli alimentari non lavorati, dell’energia e dei servizi relativi alle comunicazioni.