A novembre scorso la stima degli occupati risulta sostanzialmente stabile rispetto a ottobre. Anche il tasso di occupazione rimane invariato al 58,6%. È la stima provvisoria fornita dall’Istat.
Su base annua, l’occupazione cresce dello 0,4%, pari a +99 mila unità. L’espansione, spiega l’istituto, interessa solo gli uomini e i lavoratori a termine (+162 mila), risultano lievemente in crescita gli indipendenti, mentre si registra una flessione dei dipendenti permanenti (-68 mila). Nell’anno aumentano esclusivamente gli occupati ultracinquantenni (+275 mila), mentre si registra una flessione tra i 15-49enni (-175 mila).
Al netto della componente demografica, sottolinea l’Istat, si stima comunque un segno positivo per l’occupazione in tutte le classi di età. Come già accaduto in ottobre, spiega l’Istat, l’andamento degli occupati è sintesi di un lieve aumento dei dipendenti permanenti (+15 mila) e una diminuzione di quelli a termine (-22 mila). Cresce l’occupazione maschile, mentre cala quella femminile.
Nel trimestre settembre-novembre 2018 l’occupazione registra una lieve flessione rispetto al trimestre precedente (-0,1%, pari a -26 mila unità). La diminuzione riguarda le donne e le età centrali tra i 25 e i 49 anni. Nell’arco del periodo crescono i dipendenti a termine (+13 mila) mentre calano i permanenti (-23 mila) e gli indipendenti (-17 mila).
Nel trimestre al calo degli occupati si associa quello degli inattivi (-0,2%, pari a -32 mila) mentre aumentano i disoccupati (+1,3%, +35 mila). Nei dodici mesi, la crescita degli occupati si accompagna al calo dei disoccupati (-4,3%, pari a -124 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,4%, -49 mila).