Investimenti in decisa accelerazione. Le previsioni per gli anni 2021 e 2022 sono fortemente legate alle ingenti misure di sostegno agli investimenti pubblici e privati previste dal Pnrr. Il processo di accumulazione del capitale è previsto in marcata accelerazione nel 2021 (+10,9%), spinto sia dal proseguimento della fase espansiva delle costruzioni sia dalla ripresa di quelli in macchinari e in proprietà intellettuale, per poi restare vivace nel 2022 (+8,7%).
L`evoluzione attesa per gli investimenti permetterebbe anche un deciso recupero della quota sul Pil che salirebbe di circa 2 punti percentuali, dal 17,8% del 2020 al 19,6% del 2022. E’ quanto stima l’Istat nelle Prospettive per l`economia italiana nel 2021-2022.
Il crollo della produzione italiana nel 2020 ha causato un forte rallentamento nel processo di accumulazione di capitale (-9,1%). Nel confronto con i principali paesi dell`area euro solo la Germania è riuscita a contenere la flessione (-3,1%) mentre Spagna (-11,4%) e Francia ( -10,2%) hanno segnato cali più accentuati.
Il miglioramento delle aspettative sul clima economico, legato anche alla generalizzata riduzione dei contagi, le misure di sostegno della liquidità e gli incentivi agli investimenti in costruzioni, hanno determinato, nel primo trimestre 2021, una crescita congiunturale degli investimenti fissi lordi (+3,6%), che ha coinvolto tutte le tipologie: abitazioni (+4,8%), fabbricati non residenziali (+5,2%), costruzioni impianti, macchinari e armamenti (+3,5%) e proprietà intellettuale (+0,4%).
TN