Il fatturato dell’industria a marzo resta fermo su febbraio (dato destagionalizzato), mentre cala del 3,1% (dato corretto per effetti calendario) su base annua. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che sulla negativa performance pesa l’andamento del mercato interno.
Gli ordinativi dell’industria, invece, a marzo aumentano del 3,5% su base mensile (dato destagionalizzato), mentre calano del 14,3% su base annua (dato grezzo). Si tratta del ribasso tendenziale più forte dall’agosto del 2009. L’aumento congiunturale è sintesi di incrementi del 2,6% degli ordinativi interni e del 5,1% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi, invece, gli ordinativi totali diminuiscono del 5,1% rispetto al trimestre precedente.
Passando al confronto tendenziale la forte riduzione di marzo risente di una caduta sul mercato nazionale pari al 16,5%; ma anche il mercato estero a marzo fa registrare un dato ampiamente negativo (-11,0%).
Analizzando l’andamento sotto il profilo settoriale, su base annua aumenti degli ordinativi riguardano la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+1,7%) e la fabbricazione di mezzi di trasporto (+1,0%); le diminuzioni più rilevanti si registrano nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-29,5%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-25,4%).
Nell’industria dell’auto a marzo il fatturato su base annua è sceso del 14,6%, mentre gli ordinativi sono calati del 16%. Lo comunica l’Istat in base a dati grezzi. (FRN)