Industria italiana in forte difficoltà. A marzo il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, ha registrato una riduzione dello 0,9% rispetto a febbraio, e un crollo del 7,6% su base annua (dato corretto per gli effetti di calendario, i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di marzo 2012). Lo ha comunicato l’Istat, precisando che il calo tendenziale è il quindicesimo consecutivo e il più forte dall’ottobre del 2009. Ma se si considera il dato grezzo, la fotografia che emerge è ancora peggiore: l’indice del fatturato è sceso, in termini tendenziali, del 10,7%.
A marzo gli ordinativi dell’industria sono aumentati dell’1,6% su base mensile, ma sono in caduta libera su base annua con un crollo del 10% (dato grezzo). L’aumento congiunturale dell’1,6% è la sintesi di una crescita dello 0,2% degli ordinativi interni e del 3,6% di quelli esteri.
Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono del 3,2% rispetto al trimestre precedente.
Su base annua, l’unico aumento si registra nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+1,0%), mentre il calo più rilevante si osserva nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) (-17,6%).