Crolla la produzione industriale ad aprile. L’indice corretto per gli effetti di calendario è diminuito in termini tendenziali del 9,2% (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di aprile 2011): si tratta del dato peggiore dal novembre del 2009. Lo comunica l’Istat, precisando che rispetto a marzo la produzione è diminuita dell’1,9%. Nella media del trimestre febbraio-aprile l’indice è diminuito del 2,5% rispetto al trimestre immediatamente precedente.
Su base annua con aprile si raggiunge così l’ottava discesa consecutiva, mentre in termini congiunturali l’indice torna a essere negativo dopo il segno più di marzo, registrando un calo più forte rispetto alle previsioni fatte dagli analisti (l’attesa era per un -0,5%).
Nella media febbraio-aprile la flessione della produzione è pari al 2,5% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Anche guardando ai primi quattro mesi del 2012 la contrazione tendenziale è decisa (-6,6%). Analizzando i principali raggruppamenti di industrie, rispetto a marzo l’unico rialzo riguarda il comparto energia (+1,9%). Invece su base annua la produzione registra cali (dati corretti per gli effetti di calendario) in tutti i comparti.
La diminuzione più marcata tocca il raggruppamento dei beni intermedi (-12,8%) ma anche gli altri comparti presentano cali significativi. Quanto ai diversi settori d’attività economica, il solo comparto in crescita è quello dell’attività estrattiva (+6,5%). Le diminuzioni più ampie si registrano per i settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-15,6%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-14,7%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-12,1%) e della fabbricazione di prodotti chimici (-10,3%).