Cresce ancora a gennaio la fiducia delle imprese manifatturiere che già a dicembre scorso si era attestata sui valori più elevati da febbraio 2008. Lo rileva l’Istat sottolineando che l’indice, considerato al netto dei fattori stagionali, é salito a 103,6 da 103,1, grazie soprattutto al miglioramento delle attese di produzione. I giudizi sugli ordini, nota l’Istituto, registrano invece un leggero peggioramento rispetto al mese di dicembre (il saldo scende da -18 a -19), quelli sulle scorte di magazzino sono stabili (-1), mentre il saldo delle attese di produzione sale da 14 a 16.
Si registra, inoltre, un recupero dei giudizi sui livelli produttivi (da -17 a -15) e un miglioramento delle attese sugli ordini (da 15 a 17) e sulla situazione economica generale del Paese (da -12 a -10); sono stabili le aspettative sull’occupazione (il saldo é pari a -7) e aumentano le tensioni attese dal lato dei prezzi di vendita (il saldo passa da 8 a 14).
A livello territoriale la fiducia aumenta nel Nord-Est (da 102,3 a 106,1) e nel Mezzogiorno (da 90,5 a 92,1) e cala, invece, nel Nord-Ovest (da 108,1 a 107,0) e nel Centro (da 100,0 a 99,6).
Dopo quattro aumenti consecutivi, cala a gennaio la fiducia delle imprese del commercio e del dettaglio. L’indice scende a 99,9 da 106,7 del mese precedente. In particolare, peggiorano giudizi e attese sulle vendite, con i saldi delle risposte degli intervistati che scendono, rispettivamente, da -8 a -13 e da 19 a 8, mentre i giudizi sulle scorte di magazzino segnalano un ulteriore accumulo (il saldo sale da 4 a 7).
Sale invece, sempre a gennaio, l’indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato che passa da 95,8 a 98,5, grazie al recupero dei giudizi e delle attese sugli ordini (i cui saldi sono aumentati, rispettivamente, da -4 a 6, e da -8 a 1).
Nel mese di dicembre, inoltre, il clima di fiducia delle imprese di costruzione scende a 79,9 da 83,5 di novembre. In particolare, peggiorano i giudizi sugli ordini e/o sui piani di costruzione (il relativo saldo passa da -44 a -49) e le attese sull’occupazione (da -16 a -17). (FRN)