Una buona notizia e una cattiva. La cattiva e’ che malgrado tutti gli sforzi per contrastarlo, il lavoro irregolare continua a crescere. “ Il lavoro irregolare è aumentato, e questo è un tema di grande criticità. Il livello non solo è elevato ma anche diffuso”, ha detto Alleva alle commissioni Bilancio e Finanze riunite per l’audizione sulla manovra.
La buona notizia, invece, e’ che, in base alle analisi dell’Istat, il numero dei Neet, i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, e’ calato in un anno dell’11 per cento:sono passati da circa 2 milioni 287 mila del secondo trimestre 2015 a circa 2 milioni 35 mila nel secondo trimestre 2016. Una “riduzione significativa” su base annua pari all`11% (252 mila unità), si legge nel dossier consegnato alle commissioni Bilancio di Camera e Senato in occasione della stessa audizione.
I contributi più importanti a questa dinamica arrivano dalle componenti dei Neet più vicine al mercato del lavoro, ovvero i disoccupati che non studiano e le forze di lavoro potenziali (costituite dagli individui che non cercano attivamente un lavoro, ma sono disponibili a lavorare), che sono diminuite rispettivamente dell`11,8 e del 12,2%. La dinamica dei Neet segue un andamento del tutto speculare a quella degli occupati della stessa fascia di età, con un`inversione di tendenza per entrambe le serie a partire dal quarto trimestre 2013.
Tuttavia, le ultime stime per il mese di settembre confermano solo in parte questa tendenza: accanto alla stima di un aumento (su base mensile, dati destagionalizzati) di 26mila unità degli occupati tra i 15 e i 34 anni, emerge contestualmente un aumento pressoché della stessa dimensione (28mila unità) del numero di disoccupati, mentre continuano tuttavia a diminuire gli inattivi (64mila unità in meno).