Ad agosto le esportazioni extra Ue sono in crescita su base mensile (+0,9%) mentre le importazioni diminuiscono (-3,6%). Lo ha comunicato l’Istat nella stima preliminare sul commercio estero extra Ue di agosto. Si attesta così a quota 1,7 miliardi di euro l’avanzo commerciale dell’Italia con i Paesi extra Ue.
La crescita congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è spiegata dal forte incremento dell’export di prodotti energetici (+16,4%). Al netto di questa componente, infatti, la dinamica congiunturale è debolmente negativa (-0,1%). I beni di consumo durevoli (+8,3%) e quelli strumentali (+1,2%) sono in espansione.
La flessione congiunturale dell’import (-3,6%) interessa tutti i principali comparti, a eccezione dei prodotti intermedi (+2,0%). La contrazione degli acquisti è particolarmente rilevante per energia -9%), beni di consumo durevoli (-7,0%) e beni strumentali (-5,5%).
Nell’ultimo trimestre la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue è negativa (-1,0%), in ampia misura per effetto della contrazione delle vendite di beni strumentali (-5,8%). Nello stesso periodo, la lieve flessione congiunturale delle importazioni (-0,2%) è spiegata dall’energia (-3,2%).
Ad agosto la flessione tendenziale dell’export (-4,1%) riguarda tutti i raggruppamenti principali di beni, a esclusione dell’energia (+5,4%).
La diminuzione è particolarmente intensa per i beni di consumo (-6,5%). L’ampia caduta tendenziale delle importazioni (-14,1%) è determinata dalla notevole diminuzione degli acquisti di beni strumentali (-36,6%) e di energia(-21,3%).
Nel primi otto mesi del 2014 entrambi i flussi commerciali presentano una diminuzione tendenziale, più marcata per le importazioni (-5,8%) che per le esportazioni (-2,1%). Al netto della componente energetica, le importazioni registrano un tasso tendenziale positivo (+2,7%), mentre si attenua la flessione dell’export (-1,4%).
Nel periodo gennaio-agosto 2014 il saldo con i paesi extra Ue è pari a +14,7 miliardi a fronte di +11 miliardi registrati nello stesso periodo del 2013. Si riduce l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici che passa da +45,4 miliardi nel 2013 a +42,0 miliardi nel 2014.
Nel mese di agosto 2014, i mercati di sbocco più dinamici sono Turchia (+8,6%), Stati Uniti (+4,5%), Asean (+4,3%) e Opec (+2,6%). Crescono gli acquisti di beni da Asean (+7,9%), Mercosur (+7,2%), Cina (+2,3%) e paesi Eda (+0,9%).
F.P.