Secondo quanto emerge dai dati provvisori diffusi dall’Istat, a marzo il tasso di disoccupazione è salito all’11,7% (+0,1 punti percentuali).
La stima delle persone in cerca di occupazione a marzo è in crescita su base mensile (+1,4%, pari a +41 mila). L’aumento è attribuibile esclusivamente agli uomini e in maniera prevalente agli ultracinquantenni.
Su base annua aumentano i disoccupati (+2,9%, pari a +86 mila) e calano sensibilmente gli inattivi (-2,8%, pari a -390 mila).
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, su base mensile, è in calo (-0,2%, pari a -34 mila). La diminuzione si concentra tra gli uomini, mentre sono in lieve crescita le donne e coinvolge tutte le classi di età ad eccezione delle persone ultracinquantenni. Il tasso di inattività è pari al 34,7%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali su febbraio.
Disoccupazione giovanile in calo, con il tasso di disoccupazione degli under 25 in calo di 0,4 punti al 34,1%: si tratta del dato più basso dal febbraio del 2012, ossia da cinque anni, quando la disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni era al 33,4%.
Per i giovani la tendenza al calo della disoccupazione è un fenomeno che prosegue da diversi mesi. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi. L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari all’8,9% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza risulta in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a febbraio. Il tasso di occupazione sale di 0,4 punti, mentre quello di inattività cala di 0,5 punti. I giovani under 25 occupati aumentano di 24mila unità nell’ultimo mese.
A marzo la stima degli occupati è sostanzialmente stabile rispetto a febbraio. È pressoché invariato il numero di occupati maschi mentre è in lieve calo quello delle donne (-0,1%). L’occupazione cala nell’ultimo mese tra gli ultracinquantenni (-55 mila) e aumenta nelle restanti classi di età, in particolare quelle più giovani (+44 mila tra i 15-34enni).
Per gli over 50 il tasso di occupazione, in crescita ormai da diversi mesi, subisce un assestamento. In generale, invece l’occupazione risulta stabile da circa sei mesi: da settembre del 2016 il numero di occupati è cresciuto di 46mila unità.
Cresce il numero di lavoratori dipendenti (+63 mila), sia permanenti (+41 mila) sia a termine (+22 mila), mentre calano gli indipendenti (-70 mila). Il tasso di occupazione è stabile al 57,6%.
Su base annua, a marzo si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+0,9%, pari a +213 mila). La crescita riguarda i lavoratori dipendenti (+310 mila, di cui +167 mila a termine e +143 mila permanenti) mentre calano gli indipendenti (-97 mila). Aumenta il numero di occupati per entrambe le componenti di genere; la crescita è particolarmente accentuata tra gli ultracinquantenni (+267 mila) e in misura più contenuta tra i 15-34enni (+62 mila), mentre calano i 35-49enni (-116 mila).
A marzo il numero degli occupati è cresciuto di 213mila unità su base annua. Rispetto a febbraio, invece, si è registrato un calo di 7mila unità.