A maggio il surplus commerciale con i paesi extra Ue vola a quota 3 miliardi di euro, in forte espansione rispetto all’avanzo di 341 milioni dello stesso mese del 2012. Lo ha comunicato l’Istat nella stima preliminare del commercio estero extra Ue a maggio.
Questo risultato è determinato – ha spiegato l’Istituto – da un incremento di 1,2 miliardi dell’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici e da una riduzione di 1,4 miliardi del deficit energetico. Nei primi cinque mesi del 2013 il saldo commerciale con i paesi extra Ue è pari a +5,5 miliardi a fronte di un disavanzo di 6,7 miliardi nello stesso periodo del 2012.
A maggio, rispetto al mese precedente, le esportazioni verso i paesi extra-Ue crescono del 3,2%, mentre le importazioni registrano una diminuzione dell’1,3%.
La crescita congiunturale dell’export interessa l’energia (+20,3%), i beni strumentali (+8,2%) e, in misura molto più lieve, i beni di consumo non durevoli (+0,5%). I beni di consumo durevoli (-3,6%) e i prodotti intermedi (-2,7%) sono invece in calo. Dal lato dell’import la flessione congiunturale coinvolge i prodotti intermedi (-4,0%) e l’energia (-3,3%), mentre i beni strumentali (+7,0%) e i beni di consumo (+0,6%) si presentano in crescita.
Il lieve aumento tendenziale delle esportazioni (+0,7%) coinvolge tutti i principali comparti, eccetto l’energia (-21,3%) e i prodotti intermedi (-2,9%). Le importazioni registrano invece una marcata e diffusa flessione tendenziale (-15,5%), con cali particolarmente rilevanti per l’energia (-26,2%).