A febbraio l’inflazione misurata dall’indice Nic con tabacchi (104,8) é salita dello 0,4% congiunturale e del 3,3% tendenziale. Lo conferma Istat, dopo le stime del primo marzo. L’inflazione di fondo, al netto di beni energetici e alimentari freschi scende al 2,2%, mentre al netto dei soli energetici sale al 2,3%. L’inflazione relativa ai beni acquistati con maggiore frequenza sale dello 0,7% su base mensile e del 4,5% annuo.
L’indice Ipca é salito a febbraio dello 0,2% su mese e del 3,4% su anno (a 114,4). L’accelerazione dell’inflazione si deve all’aumento del tasso di crescita tendenziale dei prezzi dei beni solo in parte compensato dal calo di quelli dei servizi.
I più rilevanti effetti di sostegno alla dinamica inflazionistica provengono da vegetali freschi (+8,7% su mese), a causa dello sciopero degli autotrasportatori e delle gelate e dai servizi relativi ai trasporti.
I beni energetici vedono i prezzi aumentare dell’1% congiunturale e del 15,6% tendenziale, a causa del settore non regolamentato (+1,7% e +16,9%); i prezzi regolamentati aumentano dello 0,1% su mese e del 14% su anno. Nel dettaglio: gas naturale +0,1% congiunturale e +15,6% tendenziale, benzina +2% e +18,6%, gasolio +1,4% e +25,5%, gasolio da riscaldamento +1,1% e +14,4%.