Battuta d’arresto a dicembre per la produzione industriale. Nell’ultimo mese dell’anno l’indice destagionalizzato della produzione industriale secondo le rilevazioni dell’Istat è diminuito dello 0,7% rispetto a novembre. Nel quarto trimestre la produzione è in calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente.
Nella media del 2015, comunque, la produzione è cresciuta dell’1% rispetto all’anno precedente: si tratta del primo rialzo dopo quattro anni negativi, dato che l’ultimo segno positivo risale al 2011 quando la produzione industriale era salita dell’1,2%.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni sono stati 21 contro i 20 di dicembre 2014), l’indice è sceso in termini tendenziali dell’1%. L’andamento dell’indice corretto (così come quello dell’indice destagionalizzato) sembra influenzato negativamente dagli effetti di una festività (il secondo martedì di dicembre) sui giorni effettivamente lavorati.
L’indice destagionalizzato segna una variazione congiunturale positiva nel comparto dei beni di consumo (+0,8%). Diminuiscono, invece, i beni intermedi (-1,8%), i beni strumentali (-1,3%) e l’energia (-0,8%).
In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario segnano, a dicembre 2015, un aumento nel comparto dell’energia (+0,4%) e diminuzioni in quelli dei beni intermedi (-2,6%), dei beni strumentali (-1,6%), e, in misura più lieve, dei beni di consumo (-0,1%).
Tra i settori di attività economica, quelli che registrano la maggiore crescita tendenziale sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+9,2%), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+4,6%) e la fabbricazione di prodotti chimici (+1,1%). Le diminuzioni maggiori si rilevano nei settori della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, (-7,4%), dell’attività estrattiva (-5,5%) e della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-4,3%).
Secondo i dati Istat, inoltre, l’anno scorso la produzione di autoveicoli ha registrato un incremento del 43,7% (dato grezzo). A dicembre 2015 la produzione è salita del 18,4% rispetto allo stesso mese del 2014.
Sempre secondo la stima del report diffuso oggi dall’Istat, nel 2015 i viaggi con pernottamento effettuati dagli italiani sono stati pari a 57 milioni e 910 mila, per un totale di 339 milioni e 898 mila notti, un valore stabile rispetto all’anno precedente.
I viaggi per motivi di vacanza sono stati circa l’88% del totale (il restante 12% per motivi di lavoro); in termini di pernottamenti, alle vacanze è dedicato il 93,2% delle notti (al lavoro il 6,8%). Circa il 46% dei viaggi e l’80% delle notti trascorse in viaggio riguardano vacanze ‘lunghe’.
Tra il 2015 e il 2014 – spiega l’Istituto nazionale di statistica -, il quadro si mantiene sostanzialmente stabile sia in termini di numero, sia per durata media. La stima delle vacanze brevi è pari a 24,3 milioni e si interrompe per la prima volta la progressiva diminuzione registrata a partire dal 2009.
Le vacanze lunghe, così come i viaggi per motivi di lavoro, mostrano una sostanziale stabilità per il secondo anno consecutivo (26,8 milioni e 6,8 milioni rispettivamente). La durata media è pari a 6,2 notti per i viaggi di vacanza (10,1 per le vacanze lunghe) e scende a 3,4 per i viaggi di lavoro.
Infine, nel 2015, l’area di Milano ha evidenziato un deciso aumento dei viaggi tra maggio e ottobre rispetto al 2014, a seguito dell'”effetto Expo“, che è stato particolarmente marcato nel trimestre estivo, quando la stima dei viaggi è circa 5 volte più elevata di quella del 2014: si è superato il milione di viaggi, soprattutto a seguito dell’aumento dei flussi vacanzieri (800 mila viaggi per vacanza).
Durante tutto il periodo – aggiunge l’Istituto nazionale di statistica – sono state trascorse a Milano e provincia oltre 3,6 milioni di notti per vacanza (corrispondenti al 3,4% del totale delle vacanze trascorse in Italia), con picchi massimi nei mesi di settembre e giugno (rispettivamente 19,8% e 17% del totale delle notti nell’area); l’area dell’Expo è stata la destinazione di oltre il 70% delle vacanze effettuate in Italia per partecipare a manifestazioni culturali, folkloristiche, spettacoli o mostre.