Un lavoratore dipendente ogni tre è in attesa di rinnovo del suo contratto nazionale di lavoro, scaduto mediamente da 31,6 mesi. Lo comunica l’Istat, precisando che la quota di dipendenti che aspettano il rinnovo è pari al 29,7% nel totale dell’economia.
A luglio, mese in cui non si sono registrati rinnovi contrattuali e sono invece scaduti due accordi, risultano in attesa di rinnovo 35 contratti, di cui 16 appartenenti alla pubblica amministrazione, relativi complessivamente a circa 3,9 milioni di dipendenti (intorno ai 3 milioni nel pubblico impiego).
Sempre a luglio, l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al mese precedente e cresce dell’1,5% rispetto a luglio 2011. Nella media del periodo gennaio-luglio 2012 l’indice è cresciuto, nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, dell’1,4%.
Con riferimento ai principali macrosettori, a luglio le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale del 2,0% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a luglio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: energia elettrica e gas (2,9%), tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,8%), chimiche, legno, carta e stampa, acqua e smaltimento rifiuti (2,7% in tutti gli aggregati). Si registrano, invece, variazioni nulle per agricoltura, telecomunicazioni e tutti i comparti della pubblica amministrazione.