Il lavoro in apprendistato continua il suo trend negativo. A evidenziarlo è il XIV Rapporto di monitoraggio, realizzato dall’Isfol con la collaborazione dell’Inps e per conto del Ministero del Lavoro. Il numero medio annuo dei rapporti di lavoro in apprendistato è di 469.855 (dati 2012), in flessione del 4,6% rispetto all’anno precedente. Il calo più evidente si riscontra nell’Italia Centrale (-5,9%), segue il Nord (-4,2%) e il Mezzogiorno (3,8%). Complessivamente a partire dal 2008 si sono persi quasi 175 mila rapporti di lavoro.
La quota di apprendisti sul totale dei giovani occupati (15-29enni) si ferma nel 2012 al 13,9%, contro il 14,1% del 2011. Tra i lavoratori in apprendistato i minori si riducono del 41,2%, giungendo a uno stock medio di 3.842 occupati. Le donne sono circa il 43% di tutta la platea.
Le aziende di tipo artigianale, che rappresentano il 30% circa dei rapporti di lavoro in apprendistato, presentano contrazioni maggiori delle altre (-8,3% contro il -2,4%). Particolarmente negativi appaiono gli andamenti delle costruzioni (-18,2%) e delle attività finanziarie (-18,5%), mentre alberghi e ristoranti segnano un +3%.
Per quanto riguarda i flussi in entrata, il numero di lavoratori avviati nel 2012 è pari a 263.713, con una variazione annua del -5,4%, che risulta tra l’altro peggiore di quella del 2011 (-2,4%). Le trasformazioni in contratti a tempo indeterminato riguardano poco più di 161 mila lavoratori, con un calo del 10,8%.
Relativamente al sistema pubblico di formazione per l’apprendistato, l’entrata in vigore del d.lgs. 167/2011 non sembra aver influito più di tanto sul volume degli interventi formativi erogati dalle Regioni: nel 2012 si registra un decremento annuo pari a -6,5%. Il tasso di copertura, cioè la quota di giovani inseriti nei percorsi formativi del sistema pubblico, segnala una diminuzione dell’1,4%, attestandosi al 31%. Si registra anche un leggero incremento nella percentuale di completamento del percorso formativo che sale al 68,2% contro il 65,1% dell’anno precedente.
Le risorse finanziarie impegnate dalle Regioni nel 2012 per il sistema pubblico di formazione per l’apprendistato sono pari a circa 161 milioni di euro, con un decremento del 15,8% su base annua. L’89,2% delle risorse sono state destinate alle attività per l’apprendistato professionalizzante, con un incremento di quasi 10 punti percentuali. Gli impegni per l’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale rappresentano il 7,1% del totale, mentre rimangono residuali le risorse destinate all’apprendistato di alta formazione e ricerca (0,6% del totale). In termini di spesa si sfiorano invece i 104 milioni di euro (oltre il 64% dell’impegnato, con una contrazione del 13,4%).
Il XIV Rapporto di monitoraggio, come di consueto, fa inoltre il punto sullo stato di implementazione delle regolamentazioni regionali e sull’andamento delle discipline contrattuali in materia.