L’indicatore elaborato dall’Isae al netto della componente stagionale, che fornisce un segnale delle tendenze nel breve periodo, mostra una dinamica inflazionistica moderatamente crescente: tra marzo e maggio la crescita dei prezzi si è portata, in termini annualizzati, al 2,2% dall’1,9% di inizio anno, suggerendo la possibilità di una risalita dell’inflazione dall’estate. La dinamica congiunturale dei prezzi al consumo (+0,1%, più contenuta rispetto alle variazioni di marzo e aprile) ha scontato in parte gli effetti dell’aumento del costo in euro del petrolio, con rincari che hanno interessato la quasi totalità dei beni energetici (carburanti e gasolio per riscaldamento). Un forte contributo disinflativo è venuto dalle riduzioni dei prezzi per alcune importanti componenti dei bilanci delle famiglie (relative alla salute), dagli ulteriori ribassi per molti prodotti dell’elettronica di consumo e dai cali stagionali di alcuni servizi legati al turismo. (LF)
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