I rincari delle spese relative ai trasporti e all’abitazione spingono l’inflazione all’1,4% tendenziale. Lo afferma l’Iase nel commento ai dati forniti oggi dall’Istat. Tra gennaio e marzo, il tasso di crescita congiunturale si è portato, in termini annualizzati, all’1,8%, dall’1,7% precedente. La risalita dell’inflazione deriva in larga misura dal rincaro del petrolio sui mercati internazionali, che ha prodotto effetti immediati sui listini dei carburanti e dei prodotti energetici in genere, aumenti significativi hanno interessato anche altre voci relative ai trasporti, all’abitazione e ai servizi ricettivi, mentre non ci sono state, per l’Iase, spinte da parte delle altre principali voci di spesa dei bilanci delle famiglie. Nell’ultimo mese le attese degli operatori economici circe gli sviluppi futuri dei prezzi si sono stabilizzate, continuando però a fornire indicazioni divergenti per i due gruppi di intervistati: i consumatori confermano aspettative di inflazione in leggera crescita, mentre i listini industriali sono visiti dagli imprenditori in moderata riduzione nel breve periodo. (LF)
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